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“Aiutateci a sostenere i commercianti e il made in Italy”, l’appello del presidente di Federmoda Confcommercio

Pubblicato il 21/05/2021 09:53

Commercianti, artigiani, imprenditori e lavoratori appartenenti al mondo della ristorazione, della moda, delle palestre, dei viaggi, delle cerimonie (matrimoni e altri eventi privati), dello spettacolo… La lista è lunga, senza tralasciare nessuno, possiamo dire con certezza che tutti hanno subito la pesante conseguenza di quanto successo con l’arrivo della Pandemia. La mancanza di uno Stato forte, che potesse realmente sostenere le imprese e risarcirle per i danni subiti, ha un caro prezzo che oggi le attività sono chiamate a pagare.

Giammaria Zanzini, presidente di Federmoda-Confcommercio della provincia di Rimini e responsabile del dipartimento delle attività produttive di Italexit, lancia l’appello. Chiunque nel suo piccolo può sostenere e aiutare per la ripresa economica del nostro Paese: “L’allentamento delle restrizioni inizia a portare qualche raggio di sole dopo oltre un anno di buio e anche le nostre imprese piano piano vogliono rialzarsi. Ora è il momento di sostenere il coraggio dei commercianti di vicinato“.

In particolare il commercio, il settore tessile e dell’abbigliamento, ha subito un durissimo colpo. “I numeri dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla flessione dei consumi nel periodo della pandemia -aggiunge-  lasciano poco spazio a dubbi (-130 miliardi di spesa rispetto al 2019), ma noi crediamo nella nostra capacità di ripresa e con l’aiuto dei cittadini, dei turisti, dei nostri clienti, siamo convinti di poter ripartire per non fermarci più“.

Le previsioni per l’occupazione non sono rosee e il presidente lancia l’allarme parlando di ben “1.400.000 posti a rischio“.  “Dobbiamo assolutamente evitarlo” un aiuto essenziale e incisivo potrebbe appunto essere quello degli acquisti a km 0.

“Ora più che mai ci serve il sostegno di tutti per rendere le chiusure solo un brutto ricordo e per ripartire di slancio verso un’estate di lavoro e rilancio. Ricominciamo a passeggiare, a fare shopping, a vivere la normalità“.