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Carige, forte con i deboli e debole con i forti. Favori agli amici, solleciti agli altri

Pubblicato il 24/04/2020 15:05

“Insieme per ripartire: misure a sostegno di famiglie e imprese”. Questo è lo slogan riportato sul sito del gruppo bancario Carige. Ma si può ritenere che sia davvero questa la mission aziendale? “Il fatto quotidiano” propone un articolo all”interno del quale viene mostrato come la banca adotti “pesi diversi”. Mentre “rinegozia finanziamenti con grandi debitori, come il gruppo Preziosi o gli armatori Messina, chiede ai clienti ‘poveri’ di affrettarsi a pagare.”

Nonostante l’emergenza, nonostante l’arresto delle attività, dell’Italia e del mondo intero, il signor Sergio, come tanti altri, ha ricevuto sollecito di pagamento dalla banca: “Gentile cliente, dalle verifiche effettuate non risulta pervenuto il pagamento della rata -da 600 euro- la invitiamo a regolarizzare la posizione entro aprile… il mancato pagamento, così come di ogni altro importo di futura scadenza, comporterà una nostra segnalazione ai sistemi di informazioni creditizie.” Il pagamento della rata doveva essere effettuato entro il 31 marzo, la raccomandata è datata dieci aprile.

Da un lato i piccoli debitori che devono scontare fino all’ultimo centesimo, dall’altro grandi debitori della banca ai quali vengono concessi “sconti di centinaia di milioni”. Per citarne qualcuna: la Abiticoop, alla quale Carige aveva concesso 323 milioni. La banca si assume il rischio, comprando gli immobili in questione a 130 milioni e perdendo quasi 200 milioni. Oppure gli armatori Messina ai quali erano concessi 545 milioni di crediti che sono stati ristrutturati concedendo uno stralcio di 145 milioni. Oppure il gruppo preziosi che doveva 83,1 milioni e ha ottenuto uno sconto di 15.

A rimetterci sono sempre e solo i poveri cittadini e imprenditori, abbandonati dal governo e lasciati nelle mani dei sistemi bancari che chiedono loro fino all’ultimo centesimo anche in questa situazione di estrema fragilità economica. “Insieme per ripartire?” Per andare dove? Nella dimensione nera delle ingiustizie. Dove le leggi fisiche sono ben evidenti. Al diminuire dell’importanza della massa economica o dei favoritismi del cliente, aumenta la pressione per il recupero del debito esercitata su di esso.