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Boom di noleggi a lungo termine. Attenzione: ecco tutti i pro e i contro

Pubblicato il 04/09/2019 16:07 - Aggiornato il 06/12/2019 18:55

Sempre più persone cedono ai cosiddetti noleggi a lungo termine per possedere un’auto. Ma vediamo quali sono i vantaggi e, soprattutto, dove si nascondono i rischi per i consumatori. I vantaggi sono molti, è innegabile: si ha la disponibilità di un mezzo e, al tempo stesso, non l’uscita del denaro per l’acquisto dello stesso. Il pagamento della quota mensile copre l’intera spesa e, quindi, assicurazione, bolli, manutenzione (ordinaria e straordinaria), pneumatici (compreso il cambio con gli pneumatici invernali/estivi), tagliandi e riparazioni.

Il costo mensile varia a seconda della tipologia dell’auto, dagli accessori e dal chilometraggio incluso. Vi sono poi una serie di servizi inclusi che assicurano il consumatore per l’utilizzo nel periodo contrattuale.

Elencati gli indubbi vantaggi, vediamo ora i contro dei noleggi a lungo termine. Innanzitutto, la perdita della classe di merito dell’Assicurazione. Questa prerogativa obbliga il consumatore a preferire il noleggio anche nel futuro. La cosa da non sottovalutare è la lettura del contratto in ogni suo aspetto per capirne le condizioni e i comportamenti da mantenere.

Per esempio i contratti contengono dettagliate istruzioni in caso di guasti o di eventuali incidenti. Ogni auto inoltre è (molto probabilmente) equipaggiata con scatole nere che potrebbero fornire elementi in caso di incidenti e limitare il risarcimento in caso di sinistro.

Una delle condizioni fondamentali è quella di sottoscrivere un contratto di una durata consona. I contratti prevedono infatti penali in caso di recesso anticipato. Se i contratti sottoscritti possono contenere condizioni vessatorie, è vero anche che il consumatore all’atto della stipula deve porre l’attenzione ad alcuni aspetti.

Innanzitutto il chilometraggio. I contratti dei noleggi a lungo termine prevedono, infatti, un limite al chilometraggio percorribile nell’arco temporale sottoscritto. Ottanta mila chilometri in 5 anni (per esempio). Cosa ancor più fastidiosa un costo chilometro per eccesso. Questo pagamento viene calcolato alla restituzione del veicolo per fine noleggio.

Altro aspetto delicato rappresentano i danni all’auto. Alcuni contratti prevedono riparazioni in caso di danneggiamenti ma, al tempo stesso, sono inserite delle franchigie che possono pesare notevolmente sulle tasche del consumatore. In questo caso è bene (in caso di danni alla vettura) procedere con una valutazione di terzi per la riparazione (a regola d’arte) e valutarne (se il contratto lo prevede) una riparazione a proprie spese.

Infine la restituzione dell’auto. Elemento cruciale perchè l’auto deve essere restituita (salvo usura per obsolescenza) nelle stesse condizioni in cui è stata consegnata al consumatore. Quindi deve, per esempio, essere completa di tutti gli accessori. In caso contrario il contratto può contenere eventuali penali a danno dei consumatori.

Inutile dire che il responsabile, in caso di multa, è proprio colui che commette l’infrazione. Ma questo anche in caso di prestito della vettura. La sanzione però viene notificata al proprietario della vettura (in questo caso società di noleggio). A questo punto la società di noleggio deve notificare a sua volta la sanzione al responsabile e, quindi, al titolare del contratto.

In alcuni casi la stessa società di noleggio paga la sanzione e addebita il costo al contraente. Gli svantaggi appaiono più che evidenti. Il primo il contraente non può avvalersi della riduzione del 30% per pagamento entro il termine dei 5 giorni. Il secondo è che appare palese che il consumatore difficilmente potrà effettuare ricorso.

Qui la definizione di leasing.

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