
Dopo aver ingranato la retromarcia sulle auto elettriche, rinviando lo stop al diesel e alla benzina (come abbiamo raccontato qui), Londra dà un altro colpo al Green. Se nel primo caso ad agire è stato il governo, nel secondo a rendersi protagonisti sono stati direttamente i cittadini. Ingenti proteste si sono infatti svolte in varie aree della città per dire No all’ampliamento delle Ztl. Proteste fortissime, culminate nella distruzione delle telecamere preposte ai controlli delle auto. Il piano di espansione della zona a traffico limitato del sindaco di Londra ha scatenato una vera rivolta. La polizia ha confermato che ben 387 telecamere cittadine che rilevano l’ingresso degli autoveicoli nelle aree a pagamento sono state danneggiate, rubate o oscurate da attivisti fortemente contrari all’eco schema messo in atto dal Primo Cittadino della City, Sadiq Khan. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come riporta il quotidiano britannico The Telegraph, a far la guerra al piano Green di Londra c’è un un vero gruppo organizzato che non si è limitato alle proteste civili ma ha anche attaccato le telecamere, minacciando le istituzioni di non fermarsi fino a che non avranno rimosso tutte le installazioni. Non avendolo capito con le buone, sono passati alle cattive. Taglio dei fili delle telecamere, imbrattamento dell’obiettivo con la vernice o addirittura la completa rimozione degli apparecchi, questi sono gli atti messi in pratica. In rete hanno preso a circolare le riprese ottenute dalla polizia, in cui si vedono uomini mascherati recidere i fili di una telecamera, distruggerne altre o verniciarne altre ancora per tutta la Ztl. (Continua a leggere dopo il video)
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Ztl, a Londra scoppiano le proteste: telecamere assaltate
Ma perché si sono arrabbiati così tanto a Londra? E perché le proteste sono diventate così veementi? Perché anche lì, come nelle principali città europee, basti pensare al casino che sta creando Gualtieri a Roma o Sala a Milano, c’è stato un selvaggio allargmento della Ztl in nome del nuovo dogma Green. Nella capitale inglese la zona a traffico limitato, che nel 2019 interessava solo il centro della capitale, a partire dal 29 agosto 2023 è stata estesa anche al Buckinghamshire, Essex, Hertfordshire, Kent e Surrey. L’accesso per i veicoli inquinanti sarà quindi subordinato al pagamento di una tassa quotidiana di 12.50 sterline, circa 15 euro. Un salasso. Di conseguenza, ecco la rivolta che ha portato il sindaco a rivedere il proveddimento. Non solo: molti cittadini, circa 50mila, che hanno ricevuto una multa, si sono rifiutati di pagarla, come rimostranza di massa.
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