Roberto Burioni insiste. Insiste con gli insulti e con la diffamazione. Fuori tempo massimo, dopo essere stato ripetutamente sbugiardato sulle fake news che ha diffuso in tema di Covid e vaccini, vuole restare sulla cresta dell’onda e riesce a paragonare i “no-vax” agli stupratori, mettendoli sullo stesso piano. Il televirologo per antonomasia su Twitter fa una riflessione, con chiaro accenno all’episodio del medico sospeso Citro Della Riva intervistato da Rai Radio 1 al programma ‘Giù la maschera’ condotto da Marcello Foa: “Mi chiedo se, la prossima volta che si parlerà in trasmissione di molestie sessuali, Radio Rai darà spazio anche al punto di vista di uno stupratore”. Il collegamento logico è dunque più che evidente nella testa del medico. (Continua a leggere dopo la foto)
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Questa riflessione di Roberto Burioni, in cui associa un cosiddetto no vax agli stupratori segue tante altre in ambito vaccinale effettuate dal televirologo. Burioni poi insiste: “Mi dispiace che Massimo Galli abbia partecipato a una trasmissione insieme a un medico sospeso”, Citro Della Riva, appunto. “È a mio giudizio un comportamento sbagliatissimo: dove ci sono le bugie pericolose non ci deve essere la medicina seria”. La sua frase potrebbe infatti essergli girata direttamente contro. Dopo l’intervento del collega sospeso si è scatenato su Twitter (ormai X dopo il cambio imposto dal nuovo patron Elon Musk) ricevendo un montagna di critiche. In un tweet ha scritto: “Servizio pubblico, pagato dal canone”. Intanto, sui social c’è chi suggerisce a Citro della Riva e a chiunque si sia sentito offeso da questa pesantissima similitudine di denunciare Burioni. (Continua a leggere dopo la foto)
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Burioni, altro vomito contro i no vax: paragonati a stupratori
E parla lui di “servizio pubblico” e “pagato dal canone” dopo le sue ospitate fisse a “Che tempo che fa” dall’amico Fabio Fazio? Ospitate in cui diceva valanghe di bugie senza contraddittorio? Roberto Burioni, non contento del paragone no vax-stupratori, cita poi un passaggio delle dichiarazioni di Citro, in cui diceva: “Noi introduciamo con l’inoculazione nell’organismo una pericolosa tossina senza la minima attenuazione, che infatti produce tutti i danni che stiamo vedendo: è inutile che facciamo finta che non sia così. Non serve a nulla perché non è un vaccino”. Osserva Burioni. “La Rai si dissocia ‘dalle affermazioni del medico e, in particolare, da quelle relative alle cure che non sarebbero state garantite ai malati di Covid e da quelle sull’efficacia e sui pericoli dei nuovi vaccini’ però le ha trasmesse. Che mondo strano”.
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