Qualcuno di voi aveva nostalgia dei discorsi in tv su Covid, varianti, contagi e vaccino? Certamente no. Ci piacciono di più i programmi che questi argomenti li affrontano sul piano dell’inchiesta per la ricerca della verità e per fare controinformazione, dopo una lunga epoca di regime mediatico che ha imposto verità fasulle e comode al Sistema. Eppure eccolo qua, il professor Massimo Galli – ce lo ricordiamo bene tutti – in collegamento con Tiziana Panella a “Tagadà” su La7, nella puntata del 19 settembre. Per dirci cosa? Che “la nuova fiammata con un virus come questo è un evento atteso, siamo in autunno, c’è stata la diffusione di alcune nuove varianti che sono in grado abbastanza di eludere l’immunità indotta da vaccino e che quindi sono in grado di dare nuove infezioni”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Non una novità, insomma. Le varianti eludono il vaccino. Questo noi lo dicevamo già dopo la prima dose a fine 2020, inizio 2021. Perché era scientificamente provato da più parti. Ma la Scienza in quel periodo funzionava a targhe alterne. Massimo Galli, infettivologo ed ex primario dell’ospedale Sacco di Milano, parla a Tagadà dell'”incremento di casi Covid” dell’ultimo periodo. Quanto alle nuove varianti, ha spiegato: “Non sono niente di straordinario se vogliamo, la famosa Pirola in Italia è poco presente e forse è una variante che ha più connotazioni che favoriscono sì l’elusione dell’immunità vaccinale ma che in qualche modo le complicano la vita quando deve aderire alla cellula e deve entrare nelle nostre cellule”. Secondo l’esperto, l’aumento dei contagi è dovuto alla “riapertura delle scuole. Che piaccia o no la grande maggioranza delle persone non vaccinate in Italia sta a scuola notoriamente”. (Continua a leggere dopo il video)
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Massimo Galli a Tagadà: “Vaccino subito per nonni e fragili”
Forse si ha nostalgia di quando c’erano i lockdown e la didattica a distanza, che hanno creato una devastazione sociale senza precedenti e di cui paghiamo ancora il conto. Massimo Galli ha poi sottolineato, nonostante tutto, l’importanza del vaccino. La necessità principale è quella di tutelare fragili ed anziani, “perché è lì che potremmo avere problemi e perché ciascuno ha diritto di non correre rischi rispetto a una malattia di questo tipo”. Infine, nel salutare il pubblico di Tagadà, un suggerimento: “Io che sono un nonno francamente consiglio ai nonni di vaccinarsi, soprattutto se sono trascorsi più di sei mesi dall’ultimo Covid che hanno contratto o dall’ultimo vaccino. Vale la pena di riaffilare le armi nei limiti del possibile”.
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