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“Tutta la verità sui limiti dei vaccini”: l’ammissione dell’inventore del farmaco contro le varianti

Pubblicato il 12/08/2022 11:16

Che ivaccini a mRna, quelli che hanno invaso il mercato farmaceutico negli ultimi mesi, avessero dei limiti era cosa ben nota. Ma si è deciso di puntare lo stesso su questo tipo di prodotto perché, essenzialmente, erano pronti per essere lanciati dai colossi di Big Pharma. Parole di Maurizio Zentti, ricercatore dell’Università della California a San Diego, che in un’intervista rilasciata ad Alessandro Rico per La Verità ha confermato la parziale inaffidabilità dei vaccini, pur sostenendo che avrebbero “impedito il collasso del sistema sanitario”.

Una ricerca condotta proprio da Zanetti e dal suo team ha evidenziato l’esistenza di un metodo alternativo per costruire vaccini anti Covid, basato sul Dna plasmidico (di origine batterica) e non sull’Rna messaggero. In questo modo, secondo gli scienziati, sarebbe possibile aggredire il “sito di vulnerabilità” del Sars-Cov-2, l’area della proteina Spike che non muta, e bloccare la trasmissione di qualsiasi variante.

Questo farmaco messo a punto negli Stati Uniti, e al momento sperimentato soltanto sui topi, potrebbe inoltre essere prodotto sotto forma di pillole, mandando così in pensione le tanto odiate siringhe. Secondo il medico, i sostenitori di questa soluzione sono però in competizione quasi trentennale con chi preferisce l’mRna. “Nel 2018 Curevac pubblicò dati che dimostravano come l’mRna, iniettato in volontari, non inducesse una risposta immunitaria anticorpale significativa”.

“Il principale difetto di questi preparati è che stimolano una reazione eccessiva contro siti irrilevanti alla protezione – ha concluso Zanetti – il sistema immunitario viene spinto a rispondere a tutto, indistintamente”. Il principio in base al quale funzionerebbe la pillola a Dna, invece, è che “il sistema immunitario gradisce essere educato progressivamente e non aggredito”. Infine, secondo lo scienziato, questo metodo alternativo ridurrebbe il rischio di effetti collaterali gravi come le miocarditi.

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