Ancora una volta il mondo, e in particolar modo l’Europa, hanno deciso di chinare il capo di fronte alle indicazioni di Bill Gates, accontentandone le mire. E pazienza se questo comporta sacrifici per le famiglie. La “tassa sulla carne” auspicata dal magnate americano sta infatti per diventare realtà, con la Danimarca che si prepara a diventare il primo Paese del Vecchio Continente a introdurla in via ufficiale. A confermarlo, come riportato dalla Verità, è stato il ministro socialdemocratico delle finanze Jeppe Bruus: “Il governo sta ristrutturando l’industria alimentare ed esaminando la possibilità di istituire un’imposta sulla produzione e sul consumo di carne bovina”. Ecco, allora, come funziona nello specifico la tassa sulla carne (Continua a leggere dopo la foto)
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“Arriva la tassa sulla carne”: come funziona e dove sarà introdotta
Un passaggio, questo, particolarmente caro a Bill Gates, che da tempo invocava l’introduzione di provvedimenti analoghi in nome della difesa del clima. Entrando nel dettaglio, il progetto del governo danese dovrebbe portare a un rincaro di circa 2 euro al chilo: una simile proposta è già stata avanzata da parte del Consiglio etico della Danimarca. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Il cambiamento climatico è un problema di natura etica” si legge all’interno del progetto. Che si pone l’obiettivo di “diminuire l’impatto a livello climatico” delle attività umane. La tassa sulla carne potrebbe così diventare realtà entro il 2024: all’interno del Paese non mancano voci contrarie, ma l’Ue sembra decisa ad appoggiare il governo sostenendo il provvedimento. (Continua a leggere dopo la foto)
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Era stata proprio la Commissione Ue, d’altronde, a proporre nel 2022 un aggiornamento della direttiva sulle emissioni industriali. Un testo che conteneva anche l’idea di adottare norme più punitive contro gli allevamenti di bovini. Un chiodo fisso di Bruxelles si prepara, dunque, a diventare realtà. E presto altri Paesi (Italia compresa) potrebbero trovarsi costretti all’adozione di misure analoghe.