Da quanto sono iniziati a emergere i primi dettagli sull’inchiesta Covid avviata dalla procura di Bergamo per indagare quanto è successo nella gestione della prima ondata nella bergamasca, ogni giorno emergono nuovi e inquietanti aspetti. Soprattutto per l’ex premier Conte e l’ex ministro della Salute Speranza, entrambi nel registro degli indagati. E mentre si assiste al fuggi fuggi delle responsabilità – politici, virologi, esperti e anche giornalisti – il potere si compatta per difendersi e autotutelarsi. Poi, però, accade proprio che da sinistra arrivi una bella bomba che mette ancora più nei guai Speranza. E a lanciarla è l’amico ed ex governatore della Puglia Nichi Vendola. “Ho semplicemente fatto il postino…”, dice in un’intervista al Corriere parlando di un sms che mandò a Speranza. Ma a cosa si riferisce? (Continua a leggere dopo la foto)
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Nichi Vendola risponde alle domande per confermare l’indiscrezione riportata proprio dal Corriere della Sera sul fatto che fosse stato lui il primo a raccogliere l’allarme dei medici italiani arrivato da Wuhan. Cosa fece Vendola? Gli arrivò una mail da parte del dottor Marco Ranieri per informarlo su quanto stava per accadere. L’ex governatore pugliese, quindi, non ci ha pensato un attimo e ha subito avvisato con un sms l’allora ministro della Salute, Roberto Speranza, affinché si mobilitasse per evitare che il Paese fosse preso alla sprovvista. La comunicazione arrivata all’ex leader si Sinistra Ecologia e Libertà era firmata dai medici Alberto Zangrillo, Antonio Pesenti, Giacomo Grasselli e, appunto, Marco Ranieri. Il documento è ora tra gli atti acquisiti dalla Procura di Bergamo nell’inchiesta sulla gestione della pandemia di Covid. E cosa diceva? (Continua a leggere dopo la foto)
Vendola racconta come sono andate le cose: “La comunicazione arrivò a me perché conosco uno di loro, Marco Ranieri. Ci conosciamo dal 1970. È di Bari, siamo entrambi pugliesi. […] Un giorno mi ha telefonato dicendo di essere intenzionato a fare una segnalazione al governo su quello che stava succedendo e sulle notizie raccolte. Poi mi è arrivata la mail. A quel punto ho subito mandato un sms al ministro Speranza per avvisarlo, in modo che potesse agire di conseguenza”. Stando a quanto è emerso dall’inchiesta, ma anche da quello che ognuno di noi ricorda su quei giorni, però, evidentemente Speranza ignorò il messaggio dell’amico Vendola. E l’Italia fu letteralmente travolta dal Covid. A preoccupare Vendola, stando alla mail, erano “i rischi di un collasso del sistema sanitario“. E infatti… (Continua a leggere dopo la foto)
Vendola: “Più utile la commissione d’inchiesta“
Vendola nella sua intervista, oltre a rivelare l’sms inviato a Speranza, dice un’altra cosa molto importante, e cioè che la commissione parlamentare su quanto accaduto e sulla gestione del Covid in Italia deve subito mettersi a lavorare per trovare la verità. Più la commissione che la magistratura, per un discorso di equilibrio dei poterei. “Vedremo che cosa verrà fuori dagli accertamenti della magistratura e dalle commissioni di inchiesta. […] Non entro nel merito. Ma in linea generale credo che l’invadenza del diritto penale sia un problema serio. Ritengo che sarebbe molto più utile una commissione d’inchiesta per vedere e capire tutto”.
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