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SOS immigrazione. L’Italia “come un campo profughi” e l’Europa se ne lava le mani

Pubblicato il 24/08/2020 11:49

C’è chi, come sempre, se ne lava le mani. “L’Italia è ridotta a campo profughi”, ogni giorno le notizie di cronaca ci raccontano di fatti drammatici, eppure dall’Unione europea il silenzio è tombale, nemmeno una parola al riguardo.  

Nell’hotspot di Lampedusa -riprendiamo la notizia da La Verità- l’immagine che si presenta è quasi infernale: 1.500 immigrati, ammassati in una struttura concepita per contenerne 192, il caldo rovente, la tensione tra etnie e gruppi nazionali che scoppia con uno scontro a lanci di pietre tra libici e somali. 

Perfino la ministra degli interni Luciana Lamorgese si è resa conto della clamorosa fregatura che l’Italia ha preso dall’Europa con l’accordo di Malta, attraverso il quale era prevista la collaborazione su questo fronte. Tutta una facciata costruita che non rappresenta nulla di nuovo per chi come noi è sempre stato a conoscenza della vera natura dell’Europa, un’enorme bugia che ci imbroglia in un’enorme gabbia.

Al termine di Consiglio affari interni a Bruxelles a inizio marzo, la titolare dle Viminale ha dovuto ammetterlo: “Non possiamo pensare di avere il principio di solidarietà tra  tutti gli stati per quanto riguarda la redistribuzione dei migranti… Non è un principio sentito come un principio europeo.. Una parte di Paesi non vuol sentir parlare di ripartizione obbligatoria”. 

Questo è il governo che piace all’Unione europea, quello che zitto, senza lamentarsi, porta sulle spalle tutto il carico degli sbarchi, con le responsabilità e le conseguenze che ne derivano. Un supplizio reso ancora più pesante dal contesto difficile di epidemia in cui ci ritroviamo. Servono altre prove per capire quanto l’Ue sia la farsa per eccellenza?