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Si muovono gli imprenditori: Giovanni Rana aumenta gli stipendi ai suoi lavoratori, un piano da 2 milioni di euro

Pubblicato il 23/03/2020 14:57

Sono gli imprenditori a scendere in campo, in queste ore concitate che vedono l’Italia alle prese con l’emergenza dettata dal diffondersi del coronavirus. Di fronte a scelte del governo incerte, ecco arrivare la mossa di Giovanni Rana, presidente dell’omonimo pastificio veronese specializzato nella pasta fresca che ha come presidente il figlio Gian Luca. In qualità di amministratore delegato, il fondatore del gruppo ha annunciato il varo di un piano straordinario di aumenti salariali per 2 milioni di euro, un modo per far sentire tutta la sua vicinanza ai 700 dipendenti presenti nei cinque stabilimenti in Italia che in queste ore continuano a lavorare senza sosta per garantire la continuità degli approvvigionamenti alimentari agli italiani.

L’azienda ha annunciato una serie di misure previste per affrontare una situazione senza precedenti, che rischia di mettere in ginocchio l’intera economia italiana. Tra queste, una maggiorazione dello stipendio del 25% per ogni giorno lavorato e un ticket mensile straordinario di 400 euro per le spese di babysitting. Il piano, che decorre retroattivamente dal 9 marzo, coprirà anche il mese di aprile. Una decisione che ha fatto subito il giro dei social, con gli utenti a salutare tra applausi virtuale la decisione dei Rana.

È stata inoltre stipulata una polizza assicurativa a favore di tutti i dipendenti, compresi quelli in smart working, in caso di contagio da Covid-19, a integrazione del rafforzamento delle procedure di sicurezza e prevenzione già messe in atto dall’azienda. Una decisione che arriva mente in Italia la discussione è ancora forte sulle mosse, poche, attuate dal governo per far fronte alla crisi. Con l’ultimo decreto che ha imposto ulteriori restrizioni, chiudendo tutte le industrie non strettamente necessarie, si aspettano ora misure per aiutare famiglie e imprese costrette a rintanarsi in casa per evitare di contribuire alla diffusione del contagio.

In America, Donald Trump ha già annunciato un piano che prevede un assegno di almeno mille dollari a ogni cittadino statunitense costretto a sacrificare il suo lavoro in nome della causa comune, una manovra che costerà complessivamente oltre 500 miliardi. Boris Johnson a sua volta ha promesso che l’80% dello stipendio dei lavoratori bloccati a casa sarà regolarmente pagato. Paesi che, guarda caso, non si trovano a dover fare i conti con l’Europa e le sue imposizioni.

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