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“Spunta la manina di Conte”. Il retroscena sull’exploit della segretaria del PD

Pubblicato il 01/03/2023 08:39 - Aggiornato il 01/03/2023 08:53
Schlein patto Franceschini Conte
Elly Schlein e Giuseppe Conte

Era data per perdente fino a poche ore prima, poi alla proclamazione dei risultati si è riscoperta vincente. Ma coma ha fatto Elly Schlein a vincere le primarie del Pd che sembravano già perse in partenza? C’è stata una mossa in particolare che ha stravolto il pronostico. E quella mossa l’ha fatta Dario Franceschini, stringendo un patto con il leader del M5S Giuseppe Conte. Come abbiamo raccontato già in un precedente articolo, questo è anche il motivo per cui il dirigentissimo dem ora passerà all’incasso per lui e per la moglie (neodeputata del Pd): Elly Schlein gli deve tutto, quindi non potrà dire di no alle sue richieste. Ma c’è un motivo se Franceschini – che è sempre stato con il candidato che poi ha vinto le primarie – si è speso per la vittoria della finta popolana svizzero-italo-americana (anche su chi è davvero Elly Schlein abbiamo già scritto, distruggendo la narrazione che le hanno creato attorno). E quel motivo è grosso come una casa. Anzi, come un Palazzo. Anzi, come IL palazzo. E si chiama Quirinale. E qui veniamo al patto tra Franceschini e Conte. Cioè? (Continua a leggere dopo la foto)
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Dietro la vittoria di Elly Schleina, dunque, c’è un patto tra Franceschini e il leader del M5S. Il ministro buono per tutti i governi vuole infatti andare al Quirinale – dopo Mattarella – con i voti dei 5 Stelle. Questo è il clamoroso retroscena de Il Giornale d’Italia che spiega la fin troppo ampia e inaspetatta vittoria di Elly Schlein alle primarie Pd. Il massiccio aiuto in termini di voti da parte del mondo grillino alla neosegretaria si spiegherebbe dunque così. Il sondaggista Antonio Noto l’aveva spiegato chiaramente: “Dai rilevamenti effettuati emerge che soltanto la metà di chi è andato a votare la scorsa domenica aveva votato Pd alle recenti elezioni politiche, mentre il 22% dei votanti alle primarie a settembre aveva scelto il M5S”. (Continua a leggere dopo la foto)

Patto con Franceschini, cosa vuole Conte in cambio

In occasione delle primarie, il 13% degli elettori del M5S ha espresso un voto a favore della Schlein, mentre solo il 2% ha votato Bonaccini. Non c’è solo una questione ideologica o di simpatia. Ma c’è dietro la regia del partito stesso, guidato da Conte, di indirizzare i voti in un certo modo. L’apporto grillino ha dunque fatto la differenza per il risultato finale, consentendo a Elly Schlein di vincere contro Bonaccini che aveva dominato nella competizione tra iscritti PD. Sempre secondo Il Giornale d’Italia, però, il patto Franceschini-Conte non si ferma solo alla partita del Quirinale ma prevede anche altro. Conte avrebbe infatti la strada spianata per Palazzo Chigi alle prossime elezioni. E la giovane dem non potrà dire di no.

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