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“Di questo non parlo”. La surreale (non) intervista di Elly Schlein a “Repubblica”. E scoppia la polemica

Pubblicato il 21/05/2023 12:11 - Aggiornato il 21/05/2023 12:16

“Un’intervista a tutto tondo”, almeno così la introduceva la Repubblica del 19 maggio, ma Elly Schlein in realtà ha detto ben poco, e comunque nulla su temi preventivamente bocciati dal suo staff, al punto che per Salvatore Merlo de Il Foglio ne viene fuori “il ritratto di una magnifica anguilla democristiana”. E dunque niente domande sulla maternità surrogata e sulla pratica dell’utero in affitto; niente domande sui diritti Lgbt e sulla sua relazione con una donna; e niente domande nemmeno sull’armocromista. Su quest’ultimo punto, in realtà, comprendiamo l’imbarazzo della segretaria del Pd nel parlarne, dopo la gaffe oramai leggendaria delle confessioni sull’armocromista da 300 euro l’ora nell’intervista su Vogue Italia, curiosamente pubblicata il 25 aprile. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le domande (preventivamente) rifiutate

Ma gli altri che abbiamo citato sono temi assai delicati, sui quali si stanno giocando gli equilibri interni allo stesso Pd, con l’abbandono di più di un esponente dell’area meno oltranzista, Enrico Borghi e Carlo Cottarelli gli ultimi in ordine di tempo, temi sui quali il nuovo Pd di sinistra-sinistra disegnato da Schlein sta ricostruendo la propria identità: cercando di arginare anche il malcontento dell’area moderata del suo partito: “Dispiace sempre quando qualcuno se ne va – si è limitata a dire Elly Schlein – ma il Pd non può continuare a voler essere tutto e il suo contrario, perché finisce per non rappresentare nessuno”. Chiedere preventivamente di non parlare sui tre temi che abbiamo citato, neppure in una redazione amica, a nostro avviso, non depone a suo favore. Niente da fare, come abilmente riassunto ancora da Merlo, Schlein fa politica vestita “da paracadutista”, ma alla fine “si lancia sempre dal pianterreno”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Di cosa ha parlato Elly Schlein

Seduta al tavolo della redazione de la Repubblica, per il suo primo forum da quando è segretaria, la leader dei democratici parte dalla sua regione, l’Emilia Romagna, travolta insieme alle Marche da una drammatica alluvione. “Non dividiamoci anche sul dissesto idrogeologico, troviamo le risorse”, dice, e fa cenno al Pnrr. Peccato che, come già abbiamo riportato, e come per primo ha scritto un altro giornale amico, Open, i fondi ci fossero, all’epoca in cui lei era vice presidente della Regione guidata da Bonaccini, eppure non furono utilizzati. Per il resto, risposte evasive, ad esempio circa il termovalorizzatore di Roma, o sulla guerra in Ucraina, in merito alla quale dice: “Non ho mai avuto dubbi che fosse giusto sostenerla con ogni forma necessaria”, dunque, evidentemente, anche con il massiccio rifornimento militare di questi mesi; salvo, poi, invocare la “pace”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Estetica e contenuti

Insomma,“Ciò che comunica la sua estetica non corrisponde al suo contenuto”, per il Foglio, che si scomoda a citare il sociologo Marshall McLuhan, quello de Il mezzo è il messaggio. Quante Elly Schlein abbiamo? Quella che paga l’armocromista e va in copertina su Vogue (il 25 aprile), quella con la giacca operaia alla Fincantieri, la paladina dei diritti Lgbt, che però non vuole parlare della sua fidanzata né della maternità surrogata?

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