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“Addio alla data di scadenza”. L’Ue cambia le regole: cosa troveremo scritto d’ora in poi sugli alimenti

Pubblicato il 09/03/2023 12:11 - Aggiornato il 24/03/2023 08:11

L’Ue ci impone l’ennesima rivoluzione, con nuove regole alle quali fare attenzione una volta varcata la porta automatica del supermercato. Sugli scaffali, infatti, non troveremo più prodotti accompagnati dalle solite diciture: nello specifico, spariranno le care vecchie etichette con la scritta “da consumarsi entro”, che saranno sostituite da altre, nuove di zecca. Il motivo? Bruxelles ha deciso di dichiarare guerra agli sprechi alimentari e per questo ha scelto di modificare le descrizioni che accompagnano gli alimenti “per una maggiore chiarezza”. In questo modo “il consumatore sarà meglio indirizzato in merito all’opportunità di consumare o meno un prodotto”. Una novità che arriverà nei prossimi mesi, visto che al momento la bozza del provvedimento è in attesa di essere discussa in Parlamento. Ecco cosa cambierà. (Continua a leggere dopo la foto)
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Al posto della vecchia etichetta con scritto “da consumarsi entro” seguita dalla data di scadenza, troveremo ora sopra agli alimenti la frase “spesso buono oltre…”. Questo perché, secondo l’Ue, la maggior parte dei consumatori “non comprende appieno la distinzione tra le etichette ‘da consumare entro’, che è un indicatore di sicurezza, rispetto a ‘da consumarsi preferibilmente entro’, che invece è legata alla qualità del prodotto”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Patrizia Laurenti, professoressa di Igiene alla Cattolica di Roma, ha spiegato a tal proposito al Messaggero: “Non tutti conoscono la differenza tra data di scadenza tassativa e termine minimo di conservazione. Mentre nel primo caso il prodotto non andrebbe consumato perché potenzialmente rischioso soprattutto per le persone più fragili dal punto di vista dello stato di salute, la seconda indicazione si applica invece ai prodotti non deperibili: consumarli dopo la data di scadenza non espone ad alcun rischio per la salute ma solo a una perdita di gusto, di friabilità e croccantezza”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Una proposta che, però, ha già iniziato a far discutere. Pier Maria Saccani, direttore del Consorzio di Tutela Mozzerella di Bufala Campana Dop, ha infatti commentato così: “La proposta di revisione delle norme sulla data di scadenza non avrà impatto sulla mozzarella di bufala campana Dop, che fa della freschezza il suo punto di forza. La direzione in cui intenderebbe andare la Commissione è opposta a quella su cui lavoriamo come Consorzio, che punta invece a incentivare il consumo della Bufala Dop subito dopo l’acquisto, per non perdere non solo il gusto di un’eccellenza, ma anche le sue proprietà nutrizionali”.

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