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Salvini all’attacco di Metsola. Ma nel governo si apre una crepa. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 05/12/2023 10:57 - Aggiornato il 05/12/2023 10:59

Qualcuno, da sinistra, l’ha definita “l’adunata nera” di Firenze. Oppure il “raduno dell’ultradestra, il vertice sovranista”. Stiamo parlando dell’incontro di Identità e Democrazia presieduto da Matteo Salvini alla Fortezza Basso. Quel che è certo, è che il meeting non è passato inosservato, così come le parole molto nette pronunciate dal segretario della Lega. Parole che hanno segnato una distanza chiara fra le posizioni del leader padano e quelle dei suoi alleati di governo. In particolare con Forza Italia e con Tajani, che ha sempre assunto una posizione fortemente europeista e che da tempo fa parte di quel Partito Popolare che insieme a socialisti e popolari appoggia la Von der Leyen. Ed è proprio la Von der Leyen che è stata indicata da Salvini come il primo nemico da combattere in Europa. (continua dopo la foto)

Il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola

Il leader della Lega non si è limitato ad attaccare oltre confine. E’ stato durissimo anche con Gentiloni, che starebbe “preparando il rinnovo dell’inciucio popolar socialista”. Insomma, in vista delle elezioni europee Salvini abbandona la prudenza e torna a vestire i panni del “rivoluzionario sovranista”. Confermando un buon fiuto e anche una certa disinvoltura nel cambiarsi d’abito politico. Così, tuona di volere “un’Europa diversa, l’Europa dei diritti contro l’Europa dei tagli e di Soros”. Poi attacca il presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che si è detta a favore di una “maggioranza europeista” alle prossime elezioni. E accusa chi vuole allearsi con le sinistre e i socialisti mentre “il centrodestra unito dovrebbe guidare l’Europa”. Inevitabile a questo punto la rottura nella maggioranza, in particolare con Forza Italia che ha replicato con toni molto netti alle affermazioni di Salvini. (continua dopo la foto)

“La posizione di Forza Italia è parte integrante e fondante del Ppe”, ha dichiarato il capogruppo di FI alla Camera Paolo Barelli. “Noi siamo europeisti, atlantisti e non condividiamo assolutamente un nostro futuro con chi non vuole l’Europa, non vuole la moneta unica, con chi sostiene tesi e posizioni antieuropeiste”. Il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi ha rincarato la dose: “E’ una questione politica”, ha detto. “Non possiamo fare alleanze con chi la pensa diversamente da noi”. Più sfumata la posizione di Giorgia Meloni, che però con i suoi e con il Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei guidato proprio da FdI sta cercando di accreditarsi come partner di una maggioranza di governo europeo. Quindi non può essere felice per le uscite di Salvini. E qualcuno si chiede se questo strappo del leader leghista potrebbe avere ripercussioni anche sugli equilibri del governo di Roma.

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