Un primo via libera del Parlamento europeo apre le porte all’inasprimento della sanzione prevista per il ritiro della patente, nel senso che – a prescindere dal Paese in cui avvenga – la revoca della licenza di guida sarà valida in tutti gli Stati membri l’Unione europea. Un ulteriore, consistente, deterrente ai cattivi comportamenti alla guida, per come viene previsto dalla Direttiva del marzo del 2023 proposta all’esame dell’Europarlamento dalla Commissione europea. La norma ha ottenuto il primo via libera dall’Aula di Strasburgo: con 372 voti a favore, 220 contrari e 43 astensioni. Ora che ha superato il primo esame, la proposta dovrà passare al vaglio del Consiglio dell’Unione europea e tornare poi al Parlamento europeo, dunque ai nuovi europarlamentari che saranno eletti alle Europee del giugno 2024. Ancora non c’è nulla di definitivo, dunque, ma un’altra importante novità (che sicuramente farà discutere) riguarda il superamento del limite di velocità nelle aree residenziali. Ci torneremo, ma andiamo con ordine. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le nuove regole Ue
Secondo il testo approvato, lo stop in uno Stato membro dell’Unione europea verrà comunicato entro 10 giorni al Paese che ha rilasciato la patente: da allora, ed entro 15 giorni, verrà deciso se estendere lo stop a tutto i 27 Paesi membri. L’automobilista, a sua volta, sarà informato dell’eventuale sanzione entro 7 giorni lavorativi. Al momento, invece, lo stop alla patente si applica nel solo Stato membro dell’Ue dove è stata commessa l’infrazione. L’Europa è pronta a rivedere le norme sulla guida nell’ottica della “Vision Zero”, come riporta Il Messaggero, dunque zero vittime da incidenti in auto entro il 2050. Inoltre, lo anticipavamo, un emendamento proposto a Strasburgo prevede che rientri tra le infrazioni gravi, meritevoli del ritiro della patente, anche la guida a 50 chilometri orari oltre il limite di velocità, fissando anche una soglia più bassa a 30 chilometri orari per le aree residenziali. La misura allo studio risponde a un principio e a un obiettivo. Il principio è quella legato alla libera circolazione delle persone, come previsto dal Trattato di Schengen. Se questa vale per tutti, ovunque, allo stesso modo devono valere uguali condizioni alla circolazione. L’obiettivo è quello di garantire, per quanto possibile, la sicurezza sulle strade: secondo i dati della Commissione europea, nel 2022 le vittime della strada sono state 20.600, in aumento del 3% rispetto all’anno prima. (Continua a leggere dopo la foto)
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Obiettivo “Vision Zero”
“Sono convinto che questa Direttiva non solo aiuterà a ridurre gli incidenti stradali, ma contribuirà anche a sensibilizzare i cittadini a una guida più responsabile e ad accettare le conseguenze della loro violazione, indipendentemente dal luogo dell’UE in cui si guida”: così ha commentato, dopo il voto, Petar Vitanov (eurogruppo dei Socialisti e Democratici – S&D), relatore del provvedimento.
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