Vai al contenuto

Quattro ragazzi fra i 16 e i 18 anni trovati morti in auto. Scomparsi da giorni

Pubblicato il 22/11/2023 08:55

Si era perse le tracce del gruppo da qualche giorno, quando si erano messi in viaggio per trascorrere insieme un fine settimana all’insegna del campeggio nella natura. Purtroppo, le ricerche si sono concluse nel peggiore dei modi, con il ritrovamento dei corpi dei quattro ragazzi all’interno della loro auto. Un caso che ha scosso il Regno Unito, quello dei giovani Jevon Hirst, Harvey Owen, Wilf Henderson e Hugo Morris, tutti in età compresa tra i 16 e i 18 anni. I ragazzi frequentavano la stessa scuola in Inghilterra, a Shrewsbury, non lontano dal confine con il Galles, ed erano legati da una forte amicizia. (Continua a leggere dopo la foto)
La voragine si spalanca nel pavimento. Terrore nell’asilo

quattro ragazzi morti

Stando a quanto riportato dal Guardian, i corpi sarebbero stati ritrovati a bordo di una Ford Fiesta color argento. Il sovrintendente Owain Llewellyn ha dichiarato: “Gli agenti di polizia sono intervenuti e hanno localizzato un veicolo Ford Fiesta sul tetto, parzialmente sommerso nell’acqua. Tragicamente, all’interno del veicolo, sono stati recuperati i corpi dei ragazzi scomparsi. Le loro famiglie sono state informate”. (Continua a leggere dopo la foto)

quattro ragazzi morti

Secondo le prime ricostruzioni, i ragazzi erano in viaggio per raggiungere un campeggio nell’area di Snowdonia ma non hanno fatto più ritorno a casa. Allarmati, i genitori avevano sporto denuncia e dato il via alle ricerche. Probabilmente l’auto è finita nel canalone dopo aver lasciato la A4085 a Garreg, vicino a Tremadog. (Continua a leggere dopo la foto)

quattro ragazzi morti

“Al momento, sembra che si sia trattato di un tragico incidente e i nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici dei quattro giovani in questo momento molto difficile” ha spiegato la polizia. Sono in corso le indagini per cercare di ricostruire le cause dell’incidente.

Ti potrebbe interessare anche: Prima le botte, poi l’acido in faccia: ancora un’aggressione choc contro una donna. L’agghiacciante racconto

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure