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Prenderli o non prenderli? I soldi del Pnrr sono in prestito. Partecipa al sondaggio

Pubblicato il 19/04/2023 17:27 - Aggiornato il 19/04/2023 17:28

Sembrava che dall’Unione europea dovesse arrivare un potente flusso di soldi che avrebbe concesso agli stati membri di intervenire in maniera tempestiva (e quindi salvifica) e di tappare tutte le voragini economiche arrivate con il Covid. Non hanno raccontato fin dall’inizio la verità e cioè che quei soldi sarebbero arrivati un’infinità di tempo dopo e soprattuto che si trattava di soldi che ogni Nazione avrebbe preso in prestito. L’hanno raccontata e presentata come se fosse una mela, lucente, rossa e succosa senza dirci che dall’altro lato quella stessa mela era marcia. Cosa si nasconde dietro, oltre al fatto che questi soldi andranno restituiti con tanto di interessi?

Ecco per quali progetti saranno spesi i soldi del PNRR

Con il Piano per la ripresa e resilienza (PNRR) l’Italia ha contrattato con l’Europa per un fondo di quasi 215 miliardi di euro. Sembrava scontato che questi imponenti stanziamenti comunitari venissero usati per implementare i posti di lavoro, per intervenire nell’edilizia scolastica (vera emergenza di questo Paese), per investire in sanità pubblica dopo i disastri del Covid, implementare le infrastrutture. Ma sarà davvero così? No.  Panorama ha analizzato migliaia di progetti presentati – e approvati al finanziamento – previsti con il Piano per la ripresa e resilienza. Vi invitiamo a leggere l’elenco in cui figurano una valanga di progetti incredibili e assurdi. Per darvi una piccola anticipazione si parla della realizzazione di un “Collina del benessere” e persino di un bocciodromo. Sorge spontanea un’ulteriore riflessione: ha senso fare debiti per investire così? A voi il giudizio! Vorremmo avere il vostro parere e chiedervi se siete favorevoli che l’Italia usufruisca del Pnrr. [yop_poll id=”19″]

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