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Perché da imprenditore non ho paura di uscire dall’euro

Pubblicato il 29/05/2020 12:14 - Aggiornato il 29/05/2020 16:37

di David Lisetti.

Giovedì sono stato invitato in una Live da parte del senatore Gianluigi Paragone. Alla fine della diretta me ne sono uscito dicendo che io, come Vito Gulli, da imprenditore non ho paura di uscire dall’euro. Apriti cielo: ho ricevuto diversi messaggi di collaboratori e colleghi che non sapendo come la pensavo sul tema si sono meravigliati di quanto da me espresso.

Con il seguente articolo espongo le mie motivazioni:

Io ho paura di tante cose, ad esempio ho una paura quasi patologica del terremoto, ho paura di fare incidenti con l’auto, ho paura dell’altezza, insomma la lista è lunga e penso che riguardi lo stesso per voi. Ma di certo non ho paura di uscire dall’euro.

Immaginate che domani invece dell’euro nelle vostre tasche avete i fiorini; cosa è cambiato della vostra vita? Siete automaticamente diventati incapaci di fare impresa? Il vostro QI è sceso drasticamente? Non sapete svolgere i compiti che prima con l’euro sapevate fare? In poche parole da un punto di vista “reale” cosa cambia se i beni e servizi che offrite sono denominati in una diversa unità di conto?

Ve lo dico io: nulla, né per voi, né per i vostri clienti nazionali e internazionali.

Se domani volete comprare una Tesla ma nel frattempo gli USA dal dollaro hanno deciso di dotarsi del “follaro” come ciò può modificare la vostra volontà di acquistare quel bene?

Una Tesla come una forma di Parmigiano reggiano ha un valore intrinseco che prescinde dall’unità di conto con cui viene prezzata.

Detto ciò sicuramente nel breve periodo ci saranno dei problemi ma questo non può bloccare la capacità di pensiero e di azione di milioni di persone, anche perché (come ci dimostra la Germania) chi imprime i cambiamenti a livello europeo sono quei paesi che non hanno paura di fare il salto e minacciare l’uscita.

E poi guardatevi alle spalle, questo paese ha superato due guerre mondiali, terremoti devastanti, alluvioni, invasioni barbariche, spagnole, francesi… Ma vi pare che una ri-denominazione può metterci paura?

Precisazione: è auspicabile uscire dall’euro? Sì! Nella misura in cui le istituzioni europee continuano a non volere utilizzare gli strumenti che ogni moderna economia ha a disposizione per fronteggiare delle crisi sistemiche come quella che stiamo vivendo in questo momento.

Come potete vedere nel seguente grafico non sto parlando di fare nulla di differente da quello che economie con un quinto del nostro PIL stanno già facendo. Quindi, quando vi diranno “l’Italia dove vuoi che vada con la liretta?” potete rispondere che non andremo da nessuna parte; rimarremo ben saldi al centro del Mediterraneo e faremo niente di più e niente di meno di quello che in tutto il resto del mondo viene considerata come normale politica fiscale espansiva e anti-ciclica.

Uscite dal provincialismo di media ed economisti nostrani, guardate il cambiamento da una prospettiva più ampia e studiate la Modern Money Theory (MMT).