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Morti sul lavoro, a Chieti il primo caso del 2020: un operaio 29 enne schiacciato da un blocco di ferro

Pubblicato il 04/01/2020 12:18

Un triste, drammatico primato, quello del primo morto per un incidente sul lavoro nel corso del 2020 appena iniziato. Una tragedia andata in scena stavolta in provincia di Chieti, a Sevel di Atessa, dove il 3 gennaio ha perso la vita Cristian Terilli, 29 anni, sposato e con due figli. Il giovane era originario di Pignataro Interamna (Frosinone) ed era un operaio assunto da Sinergia, addetto alla manutenzione degli impianti. Fatale la caduta di un supporto di ferro che si è improvvisamente staccato da un impianto robotico precipitandogli addosso, schiacciandolo.

Sul posto è arrivato subito l’elisoccorso, ma ogni tentativo di salvare la vita al giovane si è rivelato vano. L’incidente è avvenuto poco dopo mezzogiorno nel reparto “lastratura” dell’azienda, in un’area che ora è stata sottoposta a sequestro dal pm Serena Rossi in attesa di capire con certezza cosa sia accaduto. L’azienda Sinergia lavorava alla Sevel su commessa della società Comau, gruppo Fca, che si occupa di impiantistica tecnologica e robotica. In questi giorni la Sevel è chiusa per le ferie natalizie ed erano in corso lavori di manutenzione alle linee di produzione.

Il segretario generale Fiom Chieti Alfredo Fegatelli e il segretario nazionale Michele De Palma hanno commentato così la vicenda: “Ancora un morto sul lavoro, un giovane lavoratore, che mentre la produzione è ferma era in fabbrica per la manutenzione degli impianti. La Fiom esprime solidarietà alla famiglia del lavoratore. La Fiom ha già chiesto un incontro con la presenza dei Rappresentanti dei lavoratori per la salute e la sicurezza per ricevere tutte le informazioni”.

Si tratta dell’ennesimo, tristissimo episodio in un Paese che non è ancora riuscito a estirpare la piaga delle morti bianche, sempre troppe e sempre dolorosissime. Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail entro il mese di novembre 2019 sono state 997, 49 in meno rispetto alle 1.046 dei primi 11 mesi del 2018 (-4,7%). Un leggero calo che non è però rassicurante considerando l’aumento di “incidenti plurimi”, quelli cioè dove a perdere la vita è stata più di una persona. L’episodio più grave si è verificato in Sicilia a fine anno, con la morte di quattro operai morti nell’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio nel Messinese.

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