In Italia è in corso una vera e propria emergenza immigrazione, visto l’altissimo flusso si sbarchi degli ultimi giorni e delle ultime ore. Basti pensare che i pullman che partono dal Sud e risalgono lo stivale partono a cadenza regolare ogni giorno, spesso anche nel cuore della notte. Il numero degli sbarchi in questa prima parte di 2023 è da incubo. Da inizio anno ad oggi si sono già registrati oltre 100mila arrivi e il sistema di prima accoglienza del nostro Paese è quasi in tilt. Quello che preoccupa, però, è che siamo davanti a una vera bomba migratoria, e quindi è ipotizzabile che la catena nei prossimi mesi rischia di incepparsi definitivamente. Per questo il governo – come riporta LaStampa – sta già prevedendo di utilizzare strutture dismesse e attivare nuove tensostrutture. (Continua a leggere dopo la foto)
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Quello che sta accadendo a Porto Empedocle, in Sicilia, è emblematico del momento. Lì transitano i migranti arrivati a Lampedusa. Il numero? Si parla di circa cinquecento, a volte anche mille, persone al giorno. Tutto questo preoccupa la popolazione locale e anche l’intero settore turistico. Ci sono stati infatti anche dei momenti di tensione e di scontro sociale per l’elevato numero di sbarchi in questa prima parte di 2023. Come racconta sempre LaStampa, la stessa cosa potrebbe ripetersi in altre città nelle prossime settimane. In una circolare del 7 agosto scorso il ministero dell’Interno ha invitato i prefetti a liberare i posti nei centri per assicurare un turnover, facendo uscire chi ha già ottenuto lo status di rifugiato, anche se non ancora in possesso di un titolo di soggiorno o di un posto in una struttura ad hoc. (Continua a leggere dopo la foto)
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Migranti, il numero di sbarchi del 2023: salirà di giorno in giorno
Per il governo Meloni si prospetta nei prossimi mesi del 2023 una partita sul fronte migranti tutta in salita. Anche perché gli sbarchi non cesseranno e lo stesso esecutivo ha dato il via libera all’ingresso di 40mila lavoratori stranieri extracomunitari. Questo per l’emergenza nel settore agricolo e in quello turistico-alberghiero. Sono dunque in arrivo altri 40mila extracomunitari che saranno assunti come lavoratori stagionali. Le quote previste dal Dpcm integrativo – spiega la Coldiretti – sono state già ripartite, con apposita circolare tra gli Ispettorati territoriali del lavoro, le Regioni e le Province autonome sulla base delle effettive domande pervenute agli sportelli unici per l’immigrazione.
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