Stando a quanto rivelato da La Repubblica la residenza di Giorgia Meloni sarebbe sorvegliata dagli agenti della Digos. Dentro vi sarebbe la leader, ritirata nella sua silenziosa abitazione per trascorrere la vigilia dell’incarico e uscire fuori dai radar, soprattutto quello degli alleati. Solo lei, sua figlia, alcuni pochi appartenenti alla sua cerchia di fedelissimi, fogli bianchi e pennarelli. In questo momento sta prendendo forma “la lista chiusa” della futura Premier che punta a fare in fretta per evitare altre turbolenze nella maggioranza. Da Villa Grande arrivano lamentele per la totale assenza di informazioni. Neanche una risposta sulla Giustizia, che a dispetto del Cavaliere finirà a Carlo Nordio. Il Quirinale sembrerebbe l’unico a essere informato. Spuntano però due novità: la prima, Guido Crosetto sembra in pole per diventare ministro della Difesa; la seconda, nel pacchetto di ministri dovrebbe esserci compreso Francesco Lollobrigida. (continua dopo la foto)
Alcune caselle si possono considerare acquisite (o comunque assai probabili), tra queste Antonio Tajani il quale viaggia verso il ministero degli Esteri. In bilico sembrerebbe l’incarico di vicepremier: nelle ultime ore Meloni sembra aver cambiato idea ed è orientata a non avvalersi di numeri due. Per quanto riguarda Matteo Salvini, lui dovrebbe accontentarsi del ministero delle Infrastrutture. Meloni, si sta occupando principalmente di nomi tenuti coperti finora. Si tratterebbe di profili tecnici, comunque non politici. Alla Cultura, ad esempio, spunta un amico della prossima premier, il giornalista Gennaro Sangiuliano, attualmente alla direzione del Tg2. Unico ostacolo sarebbe che il centrodestra deve trovare un altro nome per il Tgl, in vista delle prossime nomine in Rai. L’alternativa per la Cultura è lo scrittore Giordano Bruno Guerri. Allo Sport Andrea Abodi. Il manager, però, punta a diventare amministratore di Milano-Cortina, un incarico ben retribuito. Risponderà comunque all’eventuale chiamata. Al ministero della Transizione ecologica ci sarebbe Roberto Cingolani, il quale ha confermato che il suo prossimo futuro sarà al fianco di Meloni come tecnico e ha confermato: «Ho promesso a Draghi e Giorgia Meloni di fare il consulente per sei mesi per accompagnare e
aiutare questo ministro Fratin». Francesco Lollobrigida entrerà al governo, probabilmente all’Agricoltura, anche se non è da escludere il Turismo (dove compete anche Daniela
Santanché). Un’altra novità è quella di Simonetta Matone, ex magistrato ora in corsa per il ministero della Famiglia e natalità in quota Lega. Confermata all’Università Gloria Saccani Jotti, docente universitario, amica personale di Marta Fascina. Alla Sanità, invece, è sfida tra Francesco Rocca (Croce rossa), Guido Rasi (già direttore dell’Agenzia europea del farmaco) e Orazio Schillaci, rettore di Tor Vergata. Ai Rapporti con il Parlamento, intanto, prova a resistere Maurizio Lupi, anche se Fdi valuta di assicurare la casella a un altro fedelissimo di Meloni, forse il senatore Luca Ciriani.