Appena ieri abbiamo scritto di otto, ripetiamo otto, “malori improvvisi” e fatali nell’arco di soli due giorni. Ma la strage silenziosa non accenna a placarsi e, con tristezza mista a rabbia, non possiamo non dar conto di altre tragedie, che anzitutto dovrebbero urlare alle coscienze di chi ancora sostiene non vi sia “Nessuna correlazione”. Anche la spiaggia, luogo per eccellenza del relax, del riposo e del divertimento, può trasformarsi in un attimo nello scenario di una tragedia. Più tragedie, in realtà, in questa settimana e, in alcuni casi, proprio in queste ore. Appena pochi giorni orsono, a Margherita di Savoia, un altro bimbo di sei anni, Dario Claudio Marian Brizan, è scomparso a seguito di un malore improvviso. Il piccolo frequentava una colonia estiva ed è morto sul bagnasciuga mentre costruiva castelli di sabbia con gli amichetti. Oggi, invece, lungo il litorale di Corigliano-Rossano in località Pirro Malena, sul Tirreno cosentino, “un uomo di mezza età” (stiamo scrivendo a due ore dall’accaduto e ancora non si conoscono le generalità e l’età esatta), che era al mare con la famiglia, ad un certo punto, arrivato in acqua, si è accasciato perdendo i sensi. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: Gianni Feletti
Tragedie terribilmente simili
Sul posto, pochi minuti dopo è arrivata l’ambulanza del 118 che accortasi della gravità del caso ha immediatamente allertato la centrale operativa del Suem di Cosenza che ha inviato sul posto l’elisoccorso. I medici rianimatori hanno provato tutte le manovre possibili per riportarlo in vita. Ma tutti i tentavi per rianimarlo sono risultati vani. È morto in circostanze analoghe, dopo aver accusato un malore mentre era in vacanza con la famiglia in Sicilia, Antonio Pezuol, 54enne veneziano, molto conosciuto nel capoluogo veneto per via della sua attività di dirigente di una società partecipata del Comune. E ancora, Gianni Feletti, anch’egli 54enne, si trovava sulla spiaggia di Marina di Carrara, per un bagno serale: erano le 19.30 circa, dunque nessuno potrà gridare al “Caldo-killer”. Il tragico episodio è accaduto a un centinaio di metri dalla riva. A quell’ora il servizio di sorveglianza della spiaggia non era attivo, così sono stati gli addetti a risistemare sdraio e ombrelloni ad accorgersi della sagoma senza vita dell’uomo, che galleggiava in acqua. Appena recuperato e portato sulla spiaggia, al 54enne è stato praticato il massaggio cardiaco in attesa dell’arrivo dei soccorsi del 118, che sono giunti sul posto dopo poco, ma purtroppo le sue condizioni erano da subito gravissime e non è stato possibile salvargli la vita. (Continua a leggere dopo la foto)
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Tragedia sfiorata a Palermo
Un’altra tragedia in un’altra spiaggi italiana è stata fortunatamente soltanto sfiorata: a Palermo, in un lido di Isola delle Femmine, un uomo di 50 anni si è sentito male, ma per sua fortuna in spiaggia nelle vicinanze c’era un medico che gli ha salvato la vita, come leggiamo su Palermotoday. Il suo cuore si è fermato per dieci minuti, un’eternità di panico e terrore per la moglie, i parenti e gli amici, ma il caso ha voluto che Stefania Pernisco, ginecologa originaria di Roma, da 23 anni trapiantata a Palermo, fosse anche lei ospite del medesimo stabilimento balneare. È proprio lei che racconta al portale siciliano: “Dopo alcuni minuti di massaggio cardiaco l’uomo riapre gli occhi. Mi dice di chiamarsi Francesco, vuole vedere la moglie ma poco dopo va di nuovo in arresto – spiega ancora la dottoressa – Continuo a rianimarlo con tutta la forza che ho” L’uomo, che si è poi ripreso, è stato subito trasportato all’ospedale Cervello. Prima, come dicevamo, che qualcuno dia la colpa al caldo, o ai cambiamenti climatici, leggiamo un altro estratto delle dichiarazioni di Stefania Pernisco: “Con un filo di voce mi dice che prima di perdere i sensi aveva avvertito un forte dolore al petto“. Il dolore al petto non può non rimandare a problemi cardiaci, la causa della stragrande maggioranza di questi che definiamo “malori improvvisi”. Arresti cardiaci che, come i nostri lettori sanno, non risparmiano persone giovani, in salute, persino bambini di sei anni, come abbiamo già scritto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: Mirko Bottoni
Gli altri episodi
Come scritto ieri, inoltre, Liliana Sergienco, una donna ucraina residente in Italia, ha accusato un malore proprio mentre era nelle acque di a Porto Garibaldi, nel ferrarese, mentre a Torre Annunziata un episodio tremendamente analogo ha stroncato la vita di un uomo di 62 anni. Purtroppo, è accaduto anche in montagna: Mirko Bottoni, 49enne di Sulmona, aveva optato per una escursione sull’anello di Campolungo e Monte Amandola, sempre nelle Marche. Per alcune ore se ne sono perse le tracce, sino a che un gruppo di escursionisti l’ha trovato accasciato, lo scorso sabato pomeriggio, lungo il sentiero che da Casale Grascette va verso Pintura Bolognola, ormai privo di vita. L’uomo era già morto quando è stato soccorso, colto da un malore, come ha accertato la ricognizione cadaverica disposta dalla procura, tant’è che probabilmente non sarà necessario l’esame autoptico, apprendiamo dal portale ilGerme. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: Olindo Zuanon
“Malore improvviso” nel panificio
Non si trovava né al mare e né in montagna, invece, Olindo Zuanon, morto a 63 anni, per il solito, maledetto malore improvviso nel suo panificio di Castelfranco Veneto. È stata la moglie, con la quale gestiva l’attività di panetteria e pasticceria dal 2010, a dare l’allarme ai soccorsi che sono giunti immediatamente sul posto con un’autoambulanza del Suem 118. È stato anche trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Castelfranco Veneto dove è stato poco dopo dichiarato il decesso dell’uomo.
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