Il destino ha voluto che morisse mentre era impegnato nelle riprese del suo nuovo film da protagonista. E così, nell’isola di Ischia, dove era arrivato da pochissimi giorni, si è spento Ray Stevenson. L’attore britannico, 59enne, è stato stroncato da un “malore improvviso”, come oramai si usa dire per edulcorare una realtà che, non ci stancheremo mai di scriverlo, andrebbe indagata a fondo: basta osservare le statistiche per riscontrare l’abnorme ed esponenziale crescita, in tutto il mondo e guarda caso dal 2021 a questa parte, di arresti cardiaci e malori immediati e fatali che stanno falcidiando persone giovani o relativamente giovani, altresì sane e che mai avevano sofferto di problemi cardiaci. A detta di tutti, da quanto sta emergendo, anche Ray Stevenson stava bene, tanto che era giunto, come accennavamo, nell’Isola Verde per le riprese di “Cassino a Ischia”, diretto da Frank Ciota. Tuttavia, sabato pomeriggio il malore: era stato portato all’ospedale Rizzoli di Ischia in condizioni già giudicate “molto serie”, ma dopo neppure 48 ore, nella mattinata di oggi, è deceduto. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi era Ray Stevenson
L’attore nordirlandese era noto soprattutto per la sua interpretazione del centurione romano Tito Pullone nella serie “Roma”, ambientato appunto nell’antica Urbe, grazie al quale aveva trovato anche l’amore con una nostra connazionale, l’antropologa Elisabetta Caraccia, madre dei suoi tre figli Sebastiano Derek (2007), Leonardo George (2011) e Lodovico (2013). Nel film che stava girando a Ischia interpretava Nic Cassino, un attore americano di action movies, ex campione di incassi, che viene in Italia alla ricerca di ispirazione per realizzare un film che lasci il segno. Il centurione romano interpretando il quale ottenne la massima fama è realmente esistito ed è citato anche nelle opere di Giulio Cesare, ma l’attore era noto anche per i film “Divergent” e il sequel “Insurgent”, in cui interpretatva il capo del governo, Marcus Eaton; era stato anche Volstagg nel film “Thor” di Kenneth Branagh, ruolo che avrebbe poi ripreso anche nei sequel “Thor: The Dark World” e “Thor: Ragnarok”. Aveva interpretato anche Porthos in “I tre moschettieri” e il boss della mafia ucraina Isaak Sirko in “Dexter”. Pochi anni fa recitò anche nella serie televisiva “Black Sails”, nel ruolo di Edward Thatch, meglio noto come il Pirata Barbanera. (Continua a leggere dopo la foto)
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Marco Guerra, un ennesimo “malore improvviso”
Non era altrettanto noto, Marco Guerra, ma anch’egli godeva di buona salute e aveva solo 39 anni. Il giovane uomo, residente a Rimini, stava trascorrendo qualche giorno di vacanza a casa della fidanzata, a Castel Goffredo nel mantovano. Pure in questo caso nessuna avvisaglia: stava guardando la televisione sul divano quando il malore lo ha colto. Si sarebbe accasciato, perdendo i sensi. I tentativi di rianimazione dell’equipe medica dell’eliambulanza, apprendiamo da Brescia Today, sono purtroppo risultati inutili. Marco Guerra è morto durante il volo d’emergenza verso l’ospedale di Brescia. Secondo primi accertamenti effettuati dal medico legale, la morte sarebbe intervenuta per un arresto cardiaco. Dunque, altre due malori fatali e assolutamente imprevedibili integrano la triste statistica di cui abbiamo scritto in apertura, e parliamo solo dei casi a noi noti.
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