Per fortuna iniziano a essere sempre di più quelli che trovano il coraggio di dire le cose come stanno, soprattutto in tv, e si ribellano ai diktat del governo. Dopo che varie “bombe” fatte esplodere da alcuni virologi, Crisanti in testa, che hanno fatto capire come a rischiare e morire ora sono i vaccinati e non i non vaccinati e che le varianti si stanno creando a centinaia proprio per colpa dei vaccini, in Italia si torna comunque a pressare per quarta dose, Green pass e ritorno delle mascherine. Tra quelli che non ci stanno c’è la giornalista Maria Giovanna Maglie che, in collegamento con Veronica Gentili a “Controcorrente” su Rete 4, punta il dito su due anni di gestione della pandemia a sua dire disastrosi. E ne ha per tutti. Cosa ha detto? (Continua a leggere dopo la foto)
“I guariti dal Covid, trattati come persone di Serie B, sono meno pericolosi dei vaccinati. Il problema è questo – attacca Maglie – Gli errori fatti prima dal governo Conte e poi dal governo Draghi, ahimé sempre con lo stesso ministro senza Speranza, sono stati tali e tanti, e talmente circondati da certezze mai più risolte, che oggi queste persone, tranne poche eccezioni, hanno perso agli occhi degli italiani il diritto di parlare. Nessuno vuole fare più né terza né quarta dose o mettersi la mascherina – prosegue la Maglie -. C’è una ribellione. Gli italiani sono fatti così, non sono come i francesi che magari scendono in piazza un milione e magari si mettono pure i gilet gialli…”. (Continua a leggere dopo il video)
Secondo Maria Giovanna Maglie gli italiani oggi non vogliono più sentir parlare di mascherine e vaccino. #Controcorrente pic.twitter.com/rKr0sgnQOs
— Controcorrente (@Controcorrentv) July 6, 2022
Andrea Crisanti, anche lui in collegamento, sempre sul tema di vaccini, quarte dosi (che finora hanno fatto registrare un flop incredibile negli hub) e futuri possibili lockdown, spiega: “L’accettabilità sociale delle misure di restrizione è pari a zero e forse sono del tutto inutili, oggi la priorità è proteggere i fragili, non bloccare la circolazione del virus”. Ma al ministero, ahinoi, continua a esserci Speranza.
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