Tutti nelle fontane pubbliche, sotto gli occhi dei passanti. Piscine gonfiabili trasportate a bordo dei treni, con tanto di bagno durante la tratta. E un invito continuo ai suoi connazionali a “non pagare il biglietto” quando si viaggia sui mezzi pubblici in Italia. Questi i contenuti che hanno reso famoso il tiktoker Zangalewa, che in uno dei suoi ultimi video si è anche autodefinito “il capo dei treni” del Bel Paese. Come raccontato da Il Giornale l’uomo, di origini marocchine, ha un profilo da oltre 40mila follower, nonostante la maggior parte delle sue clip abbia scatenato anche reazioni rabbiose tra gli utenti in rete. Polemiche che, evidentemente, non lo hanno fatto desistere dall’inseguire la fama virtuale, seguendo un copione ben preciso. (Continua a leggere dopo la foto)
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“In Italia si viaggia senza biglietto”. Il video dell’influencer
In uno degli ultimi video, come riportato dal Giornale, “un connazionale del tiktoker afferma di non avere il biglietto e Zangalewa risponde dicendo che la ‘nuova legge del capo dei treni’ consente di spostarsi anche senza aver acquistato un titolo di viaggio”. Poi, non pago, “incentiva il passeggero ad appoggiare i piedi sul sedie di fronte a lui”. (Continua a leggere dopo la foto)
@zangalewaa Con il capo dei treni viaggiate gratis e nel luxury ✅#perte #foruyou #maranza #marocaine🇲🇦 #marocchiniinitalia🇲🇦♥️🇮🇹 #fpy #controllore #treno #trenitalia
♬ Que Lo Ke – Baby Gang & Bobo
La conferma di una situazione di difficoltà già denunciata tante volte, in passato, dai dipendenti delle ferrovie, costretti spesso a fare i conti con persone che salgono a bordo senza biglietto e che rifiutano il pagamento delle sanzioni. A volte i controllori si sono trovati addirittura a subire delle aggressioni fisiche, come denunciato più volte dalle associazioni di categoria. (Continua a leggere dopo la foto)
I video di Zangalewa hanno scatenato la rabbia di tanti utenti, che hanno criticato duramente questo suo modo di incitare alla trasgressione delle regole. Il numero di follower, però, continua a crescere, di pari passo con le visualizzazioni. Tanto che c’è chi ha già parlato “dell’ennesima follia partorita e incentivata dai social”.