Anche se non tutti se ne sono accorti, c’è un prodotto che in questi giorni sta diventando sempre più introvabile, scomparso improvvisamente dagli scaffali. No, non parliamo di generi alimentari razionati a causa della guerra in Ucraina, ma del semplice ibuprofene, il principio attivo degli anti-infiammatori. Che ha iniziato da tempo a scarseggiare, tanto da far nascere bizzarri gruppi Facebook in cui gli utenti chiedono consigli del tipo: “Qualcuno sa indicarmi una farmacia dove poter comprare il Nurofen?” oppure “Possibile che il Moment sia diventato ormai come il Santo Graal?”.
Il motivo di questa improvvisa sparizione? Semplice. Le nuove varianti del Covid, per quanto altamente trasmissibili come testimoniato dal rialzo nella curva dei contagi, provocano in realtà dei sintomi abbastanza lievi nella stragrande maggioranza dei pazienti: un po’ di febbre e stanchezza, mal di gola, qualche dolore muscolare sparso. Tutte manifestazioni che un tempo eravamo abituati a curare con una semplice pillola, proprio quelle che però stanno diventando ormai rarissime, con gli italiani costretti a fare il giro delle farmacie cittadine per trovare una confezione.
Al contrario di altri farmaci che in passato erano stati erroneamente indicati come soluzioni al Covid, andati a ruba senza una reale ragione, l’ibuprofene funziona nel combattere sintomi come il mal di testa, alleviando il dolore di chi si ritrova a fare i conti con il virus. Peccato, però, che da tempo i farmacisti stiano segnalando il rapido esaurimento delle scorte, senza ricevere indicazioni dalle case farmaceutiche in merito a questa improvvisa penuria.
A tamponare l’emergenza sono gli stessi farmacisti, che in mancanza di alternative stanno allestendo loro stessi il preparato dietro presentazione della ricetta medica. Resta, però, il dubbio sulle dinamiche che hanno portato all’improvvisa sparizione dell’ibuprofene proprio nei giorni in cui era attesa un’impennata nei contagi a causa della varianti Omicron. Ennesimo mistero destinato a rimanere tale nell’Italia dell’emergenza permanente.
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