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“In arrivo altre pandemie”: l’Aifa prepara il terreno per nuovi obblighi e restrizioni, cosa ci aspetta

Pubblicato il 28/06/2022 08:26

L’Italia di Mario Draghi e degli scienziati-santoni sta già preparando il terreno per la prossima emergenza, con le restrizioni e gli obblighi vaccinali che si preparano a fare presto il loro ritorno. E pazienza se gli italiani, illusi da qualche mese di libertà, avranno qualcosa da ridire. Per capire cosa ci aspettare nei prossimi mesi, in fondo, è sufficiente dare un’occhiata ai tanti appelli già lanciati dal ministro della Salute Roberto Speranza e dagli esperti vicini alle sue posizioni. Tra questi, di recente, anche il presidente dell’Aifa (Agenzia italiana del Farmaco) Giorgio Palù.

Alle pagine del Tempo, intervistato nella cornice della Fondazione Stelline di Milano, Palù ha infatti spiegato: il Covid diventerà endemico, non resta che prepararci ad altre pandemie. “Ma i dati dimostrano che non dà le polmoniti che dava la variante Delta, quindi ha acquisito delle mutazioni che lo avvantaggiano dal punto di vista della contagiosità, tra cui soprattutto la capacità di evadere la risposta immunitaria, ma di fatto è meno patogeno per le cellule polmonari”.

La previsione del presidente di Aifa è che “dobbiamo attenderci che a un certo punto questo virus decida di stabilizzarsi e diventare endemico e cioè permanere nella popolazione per ripresentarsi ma con una diffusione localizzata e una certa stagionalità, come è avvenuto per i 4 coronavirus che già conosciamo e che ci vengono tutti dall’animale In futuro avremo altre sfide pandemiche che ci verranno dal mondo animale, dal pianeta, da nicchie ecologiche che stiamo violando. Servono risposte e preparazione”.

Fra i cambiamenti strutturali necessari, secondo Palù, c’è anche “una riforma dell’Aifa, perché di fronte alla situazione pandemica le decisioni che impattano su salute e spesa pubblica devono avere un equilibrio, pesi e contrappesi. Quindi non solo Aifa ma anche il Ministero dello Sviluppo economico possono intervenire: c’è bisogno di un’iniziativa per prevedere un hub vaccinale, che si occupi di nuove terapie molecolari, e che sia anche un centro di osservazione per la pandemie”.

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