Una delle colonne portanti dell’economia del nostro Paese, di colpo messa a serio rischio crollo dall’emergenza coronavirus. Il turismo italiano è in ginocchio, più in difficoltà di tanti altri settori e in attesa di aiuti da parte di un governo che, per l’ennesima volta, ha promesso sostegno pieno. A parole, in attesa di fatti che ancora latitano, per bocca del premier Giuseppe Conte, che da Villa Pamphilj ha assicurato alle associazioni di categoria promettendo loro che lo Stivale sarà meta gettonatissima dai turisti durante l’estate, con un discorso che è sembrato più uno spot pubblicitario che un vero e proprio impegno.
Mentre Conte sottolineava le bellezze del nostro Paese, sicuro sarebbero bastate da sole a risollevare il settore, e Franceschini si diceva ottimista sulla ripresa, i numeri hanno infatti ancora una volta inchiodato un governo che vive altrove, in un mondo fantasioso dove la crisi economica non è mai arrivata (per fortuna). La realtà, purtroppo, è assai diversa: uno studio condotto da Cst Firenze per Assoturismo prevede per questa estate un calo senza precedenti, con 12,8 milioni di viaggiatori e 56 milioni di pernottamenti in meno rispetto al 2019.
Una frenata fortissima, che rischia di far evaporare ben 3,2 miliardi di euro di fatturato e trasformare quella che verrà nella peggior estate per presenze dal 1998 a oggi. A incidere fortemente è soprattutto il calo degli stranieri, che si annuncia molto pronunciato: sui 56 milioni di pernottamenti perduti, ben 43 milioni sono di turisti in arrivo dall’estero. Secondo Federturismo rischiano la chiusura definitiva il 20-30% delle imprese del comparto con pesanti ripercussioni anche sull’occupazione.
Il vicepresidente di Confcommercio Lino Enrico Stoppani aveva invece parlato di “Danni devastanti prodotti dal lockdown” invitando a progettare “una nuova stagione di sostegno e rilancio di questo settore, che produce il 13% del Pil e il 15% della forza lavoro”. Gli scenari rosei tratteggiati dal governo, insomma, cozzano con le nefaste previsioni di chi chiede disperatamente aiuto per un settore che rischia di capitolare. Al momento senza che nessuno, dai palazzi del potere, abbia veramente prestato ascolto.
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