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Il Conte dei segreti. Dopo i verbali Covid, il nuovo caso dei dati tenuti nascosti (alla Ue)

Pubblicato il 25/08/2020 13:40

Alcuni misteri restano irrisolti. L’intento del governo di tenere opaco il proprio operato invece è chiaro e risplende nitidamente agli occhi di tutti, cittadini italiani e non solo. 

Oltre alle decine di verbali che fino ad oggi sono tenuti riservati -solo 5, dei verbali redatti dal Comitato tecnico scientifico sono stati svelati – l’esecutivo decide di mettere il velo della segretezza nei confronti dell’Unione Europea sui dati fondamentali che mostrano l’andamento dell’economia. 

La sorpresa arriva dall’Eurostat, l’ufficio statistico dell’unione, che giovedì ha pubblicato uno dei dati macroeconomici ricorrenti, quello della produzione nel settore delle costruzioni del mese di giugno 2020. Tra i dati mancanti vi sono quelli italiani, i quali non figurano dal mese di marzo. Nella tabella, riferisce Italia Oggi da cui riprendiammo la notizia, al loro posto figura una “c”, ad indicare “confidential”.

A marzo, l’ultimo dato italiano riferiva la caduta del 35,5% delle costruzioni, il dato peggiore del continente dopo quello francese. Ad aprile maggio e giugno il governo ha messo “il timbro riservato”. Dalle ultime rilevazioni del mese di giugno in Europa l’edilizia risulta tornata a crescere rispetto al mese precedente, trainata da quella francese salita al 12%. Che il governo non voglia fornire i dati per nascondere il proprio operato?

“Non abbiamo nulla da nascondere. Pubblicheremo tutti i verbali del Cts”, diceva Conte. Trascorse un paio di settimane, nemmeno uno era stato reso pubblico e probabilmente non sarebbe stato reso pubblico nemmeno uno di quei 5 se l’opinione pubblica non avesse fatto pressione.

Eppure mettere in pratica quanto il premier si era impegnato a fare non avrebbe richiesto chissà quale sforzo, ma si sarebbe trattato di “una operaizone di qualche minuto”. Ma si sa il governo di promettopoli come funziona. Almeno in questo non si smentisce!