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Green Pass, il governo pensa alla ritirata. Il retroscena

Pubblicato il 20/10/2021 12:33

Stretto dalle proteste nelle piazze di tutta Italia, dagli incidenti con i manifestanti pacifici, dall’opinione pubblica internazionale che tiene sotto osservazione il nostro Paese, unico al mondo per la grave restrizione adottata che non serve ad altro se non a introdurre norme discriminatorie contro i lavoratori; stretto dall’incapacità del ministro degli interni che regolarmente “si fa sfuggire di mano” o la piazza o la polizia; è anche accusato da molti di aver orchestrato o quanto meno permesso l’attacco alla Cgil, Mario Draghi -finalmente- pare stia iniziando a “mollare l’osso”. (Continua dopo la foto)

Stando al retroscena che viene riferito da Libero Quotidiano lui e il suo governo “dei migliori” stanno ragionando su come e quando togliere l’obbligo del green pass. “Magari riuscirà a farlo già per Natale. Con il nuovo anno infatti l’uso obbligatorio della certificazione verde dovrebbe essere circoscritta a eventi e luoghi ad alto rischio assembramenti come stadi, discoteche e concerti”, si legge su Il Giornale. Il processo di addio dell’infame tessera verde dovrà essere lento e graduale, molto probabilmente per non dare nell’occhio. Secondo il crono-programma sul quale stanno lavorando il premier e il Comitato tecnico scientifico l’annullamento dell’obbligo del green pass è previsto “a partire dal primo gennaio 2022”. 

“In ogni caso bisognerà vedere come procederà lacampagna vaccinale. L’obiettivo per liberare definitamente gli italiani dalle ultime restrizioni, è il raggiungimento della quota del 90 per cento di vaccinati“, comunica Libero.