
Avevamo annunciato che l’Europa l’avrebbe tolto dal mercato, scatenando una vera e propria corsa ai negozi per procacciarsi gli ultimi pezzi. Ora, dunque, è ufficiale: il glitter è vietato e non è più sul mercato. Ma quali sono i prodotti che non troveremo più in commercio e che saranno vietati? Perché eliminare i glitter? Perché sono formati da lamine di alluminio, diossido di titanio, ossido di ferro, ossicloruro di bismuto e altri ossidi e metalli. Inoltre, per renderli colorati e brillanti, vengono dipinti con colori iridescenti. In particolare, il divieto riguarda: glitter sfusi e microsfere; il materiale granulare per le superfici sportive artificiali, come i rivestimenti dei campi di calcetto o parchi-giochi dei bambini; i cosmetici, da quelli per l’esfoliazione (micrograni) a quelli per l’ottenimento di una specifica consistenza, fragranza o colore: detergenti, ammorbidenti per tessuti ma anche fertilizzanti e prodotti fitosanitari. È tutto? Macché. (Continua a leggere dopo la foto)
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In commercio non troveremo più tanti altri prodotti ormai vietati perché contengono glitter come giocattoli, medicinali e dispositivi medici. I glitter, però, si trovano in tanti altri oggetti, quindi addio a alcuni tipi di smalti, rossetti e ombretti iridescenti ad alto contenuto di glitter; giocattoli in plastica appiccicosa; alcuni tipi di abiti, alcuni tipi di candele colorate, ammorbidenti profumati e detersivi. Ma come viene realizzato questo famoso effetto? E perché viene ora messo al bando? Per realizzarlo, si mettono fogli sottilissimi di pellicole di plastica e di fogli di alluminio in ambienti privi d’aria. L’alluminio viene riscaldato e in parte evapora e in parte si deposita sulle pellicole di plastica. Da lì, viene creato un strato sottile e luccicante che potrà essere sminuzzato per dare l’effetto iridescente ai cosmetici o a giocattoli che noi ben conosciamo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Perché l’Europa ha vietato il commercio di prodotti a base di glitter
Lo stop alla vendita del glitter in Europa ha lo scopo di limitare la dispersione nell’ambiente delle microplastiche. L’obiettivo è raggiungere un -30% entro il 2030. Il volume d’affari di questi prodotti che ora sono vietati è di quasi 1 miliardo di euro all’anno. Componente amata soprattutto nella cosmetica, ora si cercherà di sostituirlo con una soluzione alternativa più “sostenibile”. La vendita di glitter sfusi, dunque, a partire da sabato 15 ottobre non è più permessa. Per questo in commercio non troveremo più alcuni prodotti che magari abbiamo utilizzato fino ad oggi. Qui la direttiva europea che determina lo stop.
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