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Fedez nei guai, ecco i testi violenti e sessisti dell’icona del politicamente corretto. “Ritiratelo dal mercato” (VIDEO)

Pubblicato il 24/11/2023 22:00 - Aggiornato il 24/11/2023 22:06

Era ora che qualcuno se ne accorgesse, e sarebbe anche un modo per onorare il sacrificio della sventurata Giulia Cecchettin. Il famigerato patriarcato, dicono in molte e molti, è responsabile della sua tragedia, ma noi crediamo di ampliare lo spettro a una intera società allo sbando, priva di valori e di contenuti, che vive anzi di disvalori con cui, purtroppo, i nostri ragazzi entrano quotidianamente in contatto: sui social, in Tv e – anche e soprattutto – quando ascoltano la musica. Al di là delle ovvie considerazioni in merito all’enorme decadimento della musica stessa, in cui la melodia è surrogata dall’autotune, sono i testi a preoccupare. Qualcuno tra chi legge, per puro caso, ha mai ascoltato qualche brano trap, sottogenere del rap che va inspiegabilmente di moda tra i ragazzini? Qualcuno ha sentito come viene trattata la donna nella trap? Paole malate che trasudano sconcezze e volgarità nei confronti delle donne stesse, un tempo oggetto di versi delicati e poetici come delle muse, e descritte in maniera bestiale da questi “artisti” che, lo diciamo brutalmente, le riducono a meri pezzi di carne. (Continua a leggere dopo la foto)
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Parole malate: i testi incriminati

Frasi sessiste ed espliciti riferimenti alla violenza verso il genere femminile, da parte dei cattivi maestri del rap e della trap. E non stiamo esagerando: “’Ste pu**ane da backstage sono luride / Che simpaticone vogliono un ca**o che non ride, sono scorcia-troie, siete facili, vi finisco subito”, si può ascoltare nel brano “Hey tipa” di Sfera Ebbasta. Oppure: “Mangio queste tipe come M&M’s. / Museruola e collare. / Lei la tratto come un cane, / vuole che le faccio male”. Ebbene, questi ultimi versi non proprio lirici appartengono a un brano di Federico Lucia, in arte Fedez, di professione marito di Chiara Ferragni, e nel video potete anche vedere l’esibizione live di questo concentrato di bassezze. Ad ogni modo, al di là della evidente ipocrisia di chi si erge a paladina delle donne, che devono “pensarsi libere”, e poi sposano elementi del genere, Fedez stesso, a sua volta icona del politicamente corretto, non è che il più noto tra i trapper che la Codacons ora chiede di boicottare, chiedendo alla Siae di rifiutare la registrazione di brani contenenti frasi violente contro le donne, in modo da impedire a rapper e trapper di guadagnare grazie ai diritti d’autore. Dalla Dark Polo Gang a Fedez, passando per Emis Killa, Sferaebbasta e altri, sono diversi i cantanti rap o i trapper segnalati da Codacons, nei cui testi gli unici (dis)valori che vengono rappresentati sono la violenza, i soldi, le ragazze facili. Così, un adolescente in piena formazione fisica e psicologica, introietta il concetto che le ragazze siano sempre disposte, anche quando dicono no, a soggiacere al maschio alfa. A nostro modesto avviso, è questo il vero patriarcato, quantunque lo si rivesta di modernità. (Continua a leggere dopo la foto)
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Foto: Emis Killa

L’ipersessualizzazione adolescenziale

L’ipersessualizzazione adolescenziale sta creando una mentalità deviata e narcisista. Ecco perché ci schieriamo, almeno chi scrive, convintamente dalla parte del Codacons il cui presidente, Carlo Rienzi, chiede di “ritirare dal commercio e oscurare su web e social network le canzoni di rapper e trapper che contengono frasi sessiste e incitano all’odio e alla violenza verso le donne”. L’associazione dei consumatori ha, dunque, presentato una formale istanza al governo, alla Siae e a Youtube “affinché intervengano, ognuno per i propri ambiti di competenza – vi si può leggere – per arginare il fenomeno delle canzoni contenenti messaggi diseducativi e pericolosi per i giovani”. Sicché i milioni di visualizzazioni su YouTube che i trapper possono vantare rischiano di inficiare vanificano “tutti gli sforzi compiuti per educare i giovani al rispetto delle donne”, lamenta ancora Carlo Rienzi. Come leggiamo sul quotidiano Libero, tra i brani incriminati: “Nei guai” di Emis Killa, “Blasfemia” e “B-Rex status domini” di Fedez, passando per “Xxx, part 2 Hardcore” di Guè Pequeno. Ci permettiamo di aggiungere anche l’intera discografia di Sfera Ebbasta.

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