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“Ecco quanti milioni ci è già costata la guerra in Ucraina”: i conti (salatissimi) della spesa italiana

Pubblicato il 28/11/2022 14:34

Una guerra che continua a trascinarsi da mesi e mesi, nonostante i tanti appelli che continuano ad arrivare quotidianamente. E che vede l’Italia della neo premier Giorgia Meloni decisa nel proseguire lungo la strada del sostegno all’Ucraina di fronte all’invasione russa. Una presa di posizione, quella della leader di Fratelli d’Italia, che non ha mancato di attirarle diverse critiche negli ultimi mesi. Polemica puntualmente riesplosa ora che sono state rese note le stime sul costo del sostegno alla causa di Kiev: l’Italia avrebbe già sborsato più o meno 450 milioni, come calcolato dall’Osservatorio Mil€x. Un tema che sarà discusso nelle prossime ore a Montecitorio, dove ai deputati sarà sottoposta anche la mozione del Movimento 5 Stelle per chiedere un cambio di rotta nella gestione del conflitto. (Continua a leggere dopo la foto)

Il testo, come anticipato dal Fatto Quotidiano, “non chiede uno stop all’invio di armi a Kiev, bensì impegna il governo a voler illustrare preventivamente alle Aule l’indirizzo politico da assumere in occasione di consessi di carattere internazionale riguardanti il conflitto Russia-Ucraina, compreso quello concernente l’eventuale invio di forniture militari”. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo l’Osservatorio, il costo reale della spesa del nostro Paese è da calcolare in riferimento allo European Peace Facility, strumento di copertura scelto dal Consiglio Europeo visto che “i fondi militari sono esclusi dalle competenze specifiche dell’Unione, secondo i Trattati costitutivi”. Il contributo per ogni Paese, si legge su Mil€x, è stabilito “in base al Reddito nazionale lordo e la quota di contribuzione annuale dell’Italia è quindi di circa il 12,5%”. (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiegato dall’Osservatorio, “ciascun Paese può richiedere rimborsi Epf in base a quanto dichiara di aver inviato all’Ucraina”. Numeri alla mano, “il nostro Paese si dovrebbe vedere restituiti 75 dei 150 milioni spesi ma a fronte di una quota Epf di circa 387 milioni di euro. Cioè un totale complessivo per le casse pubbliche che supera abbondantemente i 450 milioni di spesa”.

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