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“Ecco perché ho deciso di aderire a Italexit”. L’illustre costituzionalista Trabucco spiega la sua decisione

Pubblicato il 14/05/2022 18:15

Il senatore Gianluigi Paragone è un grande leader: serio, preparato, competente e concreto. Qualità rare nel contesto politico italiano informato al paradigma della mediocrità per riprendere un’espressione del filosofo e saggista canadese Alain Deneault.

Per questo motivo ho deciso, con convinzione, di sostenere e di appoggiare il partito politico Italexit, da lui fondato, il quale costituisce l’unica e autentica forza di opposizione parlamentare, nonché di assumere l’incarico di Responsabile nazionale del Dipartimento Affari costituzionali. L’obiettivo è ambizioso e stimolante: avviare una revisione della Costituzione, nel rispetto del limite espresso e tacito, che introduca, sul piano interno, un percorso di recesso dall’ordinamento dell’Unione Europea in attuazione dell’art. 50 TUE, che metta fine alle degenerazioni della forma di Governo parlamentare “a debole razionalizzazione” in buona parte superata dalla prassi (sarà da riflettere sia sul modello presidenziale, sia su quello semi-presidenziale), che porti a costituzionalizzare la disciplina dello stato di emergenza con un ruolo attivo del Parlamento tanto in via preventiva, quanto in via successiva, evitando la concentrazione di poteri in capo al Governo della Repubblica, che riveda il rapporto tra centro e periferia, puntando ad una vera valorizzazione dei Comuni i quali, a differenza delle Regioni, godono di una importante tradizione giuridica ben prima dell’unificazione nazionale, che consenta la facoltà di sottoporre a referendum abrogativo anche le leggi di autorizzazione alla ratifica dei Trattati internazionali, che consenta di superare il sistema bicamerale paritario con una seconda Camera in parte rappresentativa delle autonomie locali territoriali ed in parte delle competenze professionali.

Ovviamente è necessario preliminarmente rivedere la natura stessa del potere che non puó essere “creatore”, ma “ordinatore” e servente della persona umana e della sua intangibile dignità. L’esatto opposto di quanto fatto dal Governo Draghi e dalla maggioranza che lo sostiene.

Prof. Daniele Trabucco