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“È colpa del vaccino”. Giudice condanna al risarcimento del 16enne: “Menomazione permanente dell’integrità psicofisica”

Pubblicato il 17/07/2022 16:09

La notizia arriva direttamente dal Codacons e riguarda uno dei rarissimi casi di accertamento della correlazione tra effetti avversi e vaccinazione anti-Covid. Un ragazzo di 16 anni, residente a Pisa, riceverà un risarcimento per i danni da vaccinazione anti-Covid, dopo il definitivo accertamento della correlazione tra la somministrazione del vaccino e i gravi danni alla salute riportati dallo stesso. Questo è quanto reso noto dall’associazione che assiste legalmente il ragazzo. Il Codacons è da sempre favorevole alla campagna vaccinale e ai vaccini ma ha anche avviato diverse iniziative legali affinché tutti i cittadini danneggiati dalle vaccinazioni possano ottenere gli indennizzi cui hanno diritto in base alle legge 210/92.
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La sentenza stabilisce la correlazione

A certificare il nesso causale tra la vaccinazione e la trombocitemia autoimmune riportata dal ragazzo, a distanza di poche settimane dalla somministrazione di una dose di vaccino anti-Covid Moderna, è stato il Dipartimento militare di medicina legale di La Spezia. Secondo il Dipartimento, la patologia riportata dal giovane è «una reazione avversa grave potenzialmente innescata dalla procedura stessa anche se come fattore concausale in soggetto fino ad allora perfettamente sano» e pertanto «il danno è ascrivibile alla ottava categoria della tabella A allegata al Dpr 30 dicembre 1981 n 834» per ‘Menomazione permanente dell’integrità psicofisica’.
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I problemi dopo il vaccino

Come riferito all’Adnkronos dal Codacons, nella fattispecie, il ragazzo protagonista della vicenda, «uno sportivo nato a Rieti nel 2006 ma residente da tempo a Pisa, e che ha sempre goduto di ottima salute, si sottoponeva a luglio 2021 alla somministrazione in unica dose del vaccino Moderna. Il mese successivo si manifestavano i primi sintomi, con puntini rossi su braccia e gambe del ragazzo. A settembre la sintomatologia peggiorava, con un ematoma esteso sul braccio destro e sul collo, ‘bolle’ di sangue sul palato, sulla lingua e nelle guance interne. A questo punto il ragazzo si recava al pronto Soccorso di Pisa, dove veniva immediatamente ricoverato sulla base di un valore piastrinico nel sangue pari a 1000/mm3 (su un valore minimo di 150mila)».
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Le analisi che hanno portato alla sentenza

Tra le varie peripezie fra cui il povero ragazzo si è dovuto destreggiare, c’è stato un ricovero nel reparto di Oncoematologia dell’Aoup ‘Santa Chiara’ di Pisa fino al giorno 18 ottobre. Gli accertamenti del caso hanno diagnosticato una piastrinopenia autoimmune e i medici del reparto hanno segnalato all’Aifa il numero del lotto del vaccino effettuato, sospettando una correlazione tra la vaccinazione e l’insorgenza della patologia. Purtroppo il quadro clinico non migliora e, nonostante le cure prestate, i valori rimangono fuori norma. Nel dicembre 2021 la famiglia si rivolge così al Reparto di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico ‘Gaslini’ di Genova, dove vengono effettuate una serie di analisi immunologiche e genetiche che confermano la diagnosi di ‘Itp persistente’. Le analisi mediche condotte dal Dipartimento militare di medicina legale hanno poi confermato quanto evidenziato dal consulente di parte del Codacons, il professor Carlo Rumi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dando il via libera in modo formale al risarcimento in favore del ragazzo per danni da vaccinazione, sulla base delle disposizioni della legge 210/92.

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