Negli ambienti dell’alta finanza e della speculazione hanno festeggiato alla nomina di Draghi. Così come hanno stappato spumanti i “padroni dello spread”. Infatti si parla già di effetto-Draghi. L’annuncio del Quirinale si è propagato immediatamente sui mercati finanziari, che ben conoscono il suo volto e curriculum: Piazza Affari scatta fin dalle prime battute con le banche grandi protagoniste e lo spread tra Btp e Bund cala vedendo la soglia psicologica di 100 punti base. Come riporta Repubblica, “già i future sul Ftse Mib erano andati in fibrillazione alla notizia che Draghi sarebbe stato ricevuto da Mattarella”. (Continua a leggere dopo la foto)
“L’apertura ufficiale degli scambi conferma il movimento: Piazza Affari si conferma in rialzo oltre il 2% a metà mattina, con le banche che beneficiano dell’ondata di attenzione da parte degli investitori e del rafforzamento dei titoli di Stato di cui sono tradizionali detentori. Intesa Sanpaolo e Unicredit volano del 5 per cento circa, bene anche Atlantia che confida che un simile uomo di mercato (e dg al Tesoro ai tempi delle privatizzazioni delle Autostrade) possa risolvere in poco tempo il problema. Positivi, comunque, tutti i listini in queste sedute”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si muove in calo a 105 punti base, dai 112 della vigilia. Il rendimento del decennale italiano benchmark scende in avvio di contrattazioni sotto 0,6% dallo 0,65%. “L’ex governatore della Bce è senza dubbio la miglior opzione possibile per la guida dell’Italia, agli occhi degli investitori. Mr. Whatever it takes, viene appellato da Bloomberg nella newsletter mattutina che riassume i principali fatti del momento, balzando nella ristretta cerchia di eventi in grado di orientare la giornata dei mercati. Secondo l’agenzia Usa la reazione degli operatori non può che esser positiva: Draghi come l’uomo in grado di porre fine all’ingovernabilità del Paese. (Continua a leggere dopo la foto)
Mario Draghi sarà presidente del Consiglio, una volta accettato l’incarico, dal momento del giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Solo dopo è previsto il passaggio alle Camere a cui il premier si presenta per chiedere la fiducia esponendo il suo programma. Ora siamo nella fase dell’accettazione dell’incarico con riserva.
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