Mario Draghi premier fino al 2028. Un brutto pensiero da scacciare dalla testa il prima possibile? Una suggestione dettata dal gran caldo di questi giorni di giugno? Forse non soltanto, con somma disperazione dei tanti italiani che sperano di vedere finire il prima possibile l’esperienza del governo attualmente in carica. A dare una mano all’ex presidente della Bce sono arrivati, infatti, i risultati di elezioni amministrative che hanno visto l’asse di centro attestarsi intorno al 10%. Abbastanza, secondo gli analisti, per far sorridere Draghi.
Come riportato da Affari Italiani, infatti, le stime dell’area moderata di centro Azione-Più Europa con Italia Viva e civiche, dopo le elezioni comunali di questi giorni, parlano proprio del 10% alle prossime politiche. Una cifra che potrebbe essere sufficiente per realizzare il piano di Carlo Calenda e Matteo Renzi: Mario Draghi presidente del Consiglio per altri 5 anni fino al 2028: “L’esito della tornata elettorale ha mostrato come Pd e Fratelli d’Italia siano egemoni nelle loro rispettive coalizioni, ma senza la forza necessaria e sufficiente per governare”.
Sulla base dell’attuale legge elettorale (o con il proporzionale con sbarramento) “due blocchi guidati da Enrico Letta e da Giorgia Meloni, entrambi intorno al 40%, consentiranno al nascente centro – al quale potrebbero aderire pezzi di Forza Italia, l’ex sindaco di Verona Flavio Tosi e il governatore della Liguria Giovanni Toti – con il loro 10% di non far vincere nessuno (il restante 10%, probabilmente, verrà raccolto dai tanti partiti e movimenti spesso anti-sistema come Italexit e Sinistra Italiana)”.
Se nessuno dei due schieramenti riuscisse a ottenere la maggioranza in Parlamento, il centro farebbe la proposta a Mattarella di un Draghi bis, sostenuto dall’ennesimo governo di larghe intese. A quel punto, Pd, Forza Italia, M5S e una bella fetta della Lega non potrebbero certo sottrarsi. Uno scenario terribile, per tanti italiani che sperano di chiudere presto la stagione del “tutti uniti a sostegno di Draghi, ignorando la volontà del popolo”. E che però, col passare dei mesi, si sta facendo sempre più concreto.
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