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Donato si allea con il trivaccinato Ingroia. Quando i voti valgono più della coerenza

Pubblicato il 26/05/2022 10:28

Il prossimo 12 Giugno avranno luogo le elezioni amministrative per il comune di Palermo, quinta città Italiana, un appuntamento importante poiché è il primo evento elettorale in Sicilia dopo il “golpe bianco” del covidismo.

Il favorito, Roberto Lagalla  con ben nove liste che ricomprendono uno schieramento di partiti di governo e pseudo-opposizione e l’appoggio dell’ex presidente Totò Cuffaro vede come principale antagonista Franco Miceli appoggiato da PD e dal Ministro Speranza (… nella vigile attesa).

Ma se da un lato non ci sorprendiamo della pervicacia politica di Cuffaro (al cuore, come alla politica non si comanda!) dall’altro ci coglie impreparati la riapparizione (sotto mentite spoglie) di un altro ex Presidente in una lista che ritenevamo no green pass e di dissenso rispetto alla vecchia politica. 

Francesca Donato infatti ha ufficializzato la sua alleanza con Antonio Ingroia, ex magistrato fedelissimo dell’ex Presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta.

Ingroia, uscito indenne dalle vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto per via degli incarichi conferitigli dal governo di Crocetta, ha provato di tutto per tornare in auge, ma sinora senza successo. Ha persino assistito legalmente Gina Lollobrigida, maneanche questo gli è valso un ritorno agli antichi splendori. 

Non stupisce, pertanto, il fatto che l’ex PM voglia sfruttare il movimento del dissenso per tornare sotto i riflettori, quanto le ragioni che hanno spinto la “valchiria” fuoriuscita dalla Lega,Francesco Donato, a ricercare tale incongrua alleanza. Ma come, la “paladina contro i sieri anti-covid” alleata con chi ha fatto tre dosi di vaccino e non ha mai levato un sussurro contro l’abominio del Green Pass? La “Giovanna d’Arco” del dissenso insieme albraccio destro di un ex Presidente della Regione, nei ranghi delsistema? 

E’ lecito il dubbio che dietro tale strana alleanza serpeggino logiche stantie. Oppure, più semplicemente, che l’eurodeputata eletta al seguito di Salvini, stia raschiando il fondo del barile della politica siciliana alla disperata ricerca di rinforzi. Insomma i proclami sono per il popolino, ma poi ci si accorda. 

E’ questo che meritano i Palermitani? Dovere scegliere ancora tra Cuffaro e Crocetta?

Per fortuna c’è un altro candidato che non fa compromessi e sulla lotta per i diritti e le libertà fondamentali va dritto come un treno: Ciro Lomonte. Lo dicono i fatti, lo dice la sua storia di ribelle siciliano!

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