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“Cure sospese”: terapie negate a un malato di tumore. Ecco perché, una storia assurda

Pubblicato il 19/01/2023 10:26 - Aggiornato il 19/01/2023 10:29

Non ha potuto assumere farmaci perché positivo da due mesi. E così un anziano signore della zona di Mestre ha rischiato di morire a causa di un tumore, non avendo accesso alle terapie a causa proprio del Covid. Il tutto, si badi bene, nonostante non avesse accusato nemmeno un sintomo. A raccontare questa assurda storia è stato Il Gazzettino, che ha spiegato come l’uomo fosse in cura da anni a causa della brutta malattia che lo aveva colpito e che aveva già richiesto in passato due interventi chirurgici, oltre a un ciclo di chemioterapia. Di recente, il paziente stava assumendo farmaci orali. Poi la scoperta della positività al Covid, senza nessun sintomo: “Mai avuto il benché minimo disturbo, nemmeno il raffreddore”. Quando però i medici sono stati informati, ecco che a sorpresa è scattato lo stop agli antitumorali. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’uomo, preoccupato per il protrarsi della situazione, si è così rivolto al Gazzettino per raccontare la sua storia: “Non capisco perché continuo a essere positivo e nel frattempo constato che i marcatori tumorali sono in crescita“. Luigi Cavanna, direttore del dipartimento di oncoematologia dell’ospedale di Piacenza, ha spiegato: “Se c’è un tumore con decorso indolente, non aggressivo, l’indicazione è di rimandare le cure perché è più elevato il rischio di riattivare il Covid, così come altre infezioni”. (Continua a leggere dopo la foto)

Cure sospese Covid tumore

Cure sospese per il Covid a un malato di tumore

“Se invece tende a crescere – ha precisato ancora Cavanna – servono opportuni accertamenti quali Tac o ecografia. In caso di conferma, è indicato proseguire con le terapie antitumorali”. Il paziente, positivo, non viene curato al momento né per il Covid né per il tumore. “Non capisco perché – ha commentato Mariano Bizzarri, docente di patologia clinica alla Sapienza – se stanno aumentando i marcatori vuol dire che c’è qualche metastasi”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Ammesso e concesso che gli antitumorali riducano fortemente le difese immunitarie – ha spiegato Bizzarri – pregiudicando la risposta al Covid, di che cosa dobbiamo preoccuparci? Della risorgenza del virus o della progressione del cancro? Non c’è dubbio sulla risposta, anche senza conoscere i dati relativi al paziente oncologico”.

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