Panta Rhei. Tutto scorre, tutto cambia, tutto si trasforma.
Lo sanno anche fin troppo bene quelli del Movimento 5 stelle, che forse questo incessante mutamento lo hanno preso largamente alla lettera. Grillini e non solo.
Il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso, di comune accordo, di abbandonare alcune cause che li vedevano contrapposti. Le due parti danno le proprie motivazioni: “E’ inutile continuare ad intasare i tribunali perdendo tempo con vicende vecchie e superate, anche per coerenza rispetto al rinnovato clima politico”.
Tra le cause aperte, riferisce Tgcom24, c’era quella presentata da Luigi Zanda (Pd) contro Luigi Di Maio (M5s). Il tesoriere dem aveva presentato una proposta di legge (poi ritirata) per collegare gli stipendi dei parlamentari italiani a quello percepito dai deputati europei. “Di Maio ha sostenuto che il mio disegno di legge avrebbe prodotto per i deputati e i senatori un aumento significativo di quanto da loro percepito. Questa affermazione è totalmente falsa”, aveva detto Zanda intentando la causa.
Del resto se con la barca avanti si vuole andare, la posizione delle vele in funzione del vento bisogna cambiare.