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Monopattini, sosta, sanzioni. Cambia il Codice della strada: le nuove regole pronte a entrare in vigore (e quando)

Pubblicato il 11/04/2023 12:00 - Aggiornato il 15/04/2023 12:04

Tempo di cambiamenti sulle strade italiane. Meglio abituarsi fin da subito, dunque, alle regole che stanno per arrivare, anche se manca ancora l’ufficialità. Anche perché le tempistiche potrebbero essere brevi: secondo la tabella di marcia delineata dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, infatti, “le norme attuali sono vecchie di oltre tre decenni” e necessitano, quindi, di più di qualche semplice ritocchino. Obiettivo dichiarato dal governo Meloni è quello di ridurre le vittime di incidenti, altissime anche nel corso del 2022, muovendosi su più fronte. Le novità potrebbero riguardare innanzitutto i monopattini, con l’introduzione dell’obbligo di immatricolazione, del caso e di una targa, oltre che un limite di velocità che dovrebbe essere fissato per i 20 km/h. Ma a cambiare, con le modifiche, saranno anche tanti altri comportamenti. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il governo ha raccolto in questi giorni, fino a Pasquetta, le osservazioni delle associazioni di settore. Poi passerà all’atto pratico: come spiegato dal Sole 24 Ore, entro la fine di aprile è atteso il via libera da parte del Consiglio dei ministri “a un decreto legge con modifiche puntuali al codice vigente in materia di sicurezza stradale. Poi, prima della fine dell’anno, ci sarà una revisione organica del Codice della strada“. Ecco, allora, le soluzioni al momento adottate. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il decreto legge dovrebbe delineare una stretta su tre diversi fronti: micromobilità, sicurezza alla guida e sosta dei veicoli. Nel primo caso si tratterebbe delle già citate regole sui monopattini, nel secondo di un inasprimento delle sanzioni per chi viene pizzicato alla guida sotto effetto di droghe o alcol. Contrasto con multe più elevate, infine, per la sosta selvaggia, così da rendere più vivibili i centri cittadini. (Continua a leggere dopo la foto)
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Un punto sul quale si discuterà ancora nelle prossime settimane, infine, è la proposta del leader della Lega Matteo Salvini di introdurre la possibilità di ritirare a vita la patente a chi si rende protagonista di reiterate e gravi violazioni del Codice della strada. Un tema sul quale non c’è ancora un accordo definitivo nel governo, ma non è detto che alla fine il segretario del Carroccio non riesca a spuntarla.

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