Sempre peggio! La corda se tirata per le lunghe prima o poi si spezza.
A maggio il debito delle Amministrazioni pubbliche era pari al 2.507,6 miliardi, questo mese rispetto al precedente è previsto un aumento di 40,5 miliardi. Nelle comunicazioni della Banca di Italia sulla finanza pubblica viene così certificato il nuovo livello storico del debito.
I 40,5 miliardi di aumento del debito, riferisce Il Sole 24 Ore, riguarderebbero “oltre al fabbisogno del mese (pari a 25 miliardi), l’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (14,5 miliardi, a 61,4), gli scarti e i premi all’emissione e ai rimborso, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e la variazione del tasso di cambio, che hanno nel complesso aumentato il debito di 1 ulteriore miliardo.
Una cifra pari a “più del doppio dello stesso periodo del 2019”. Mentre fra gennaio e maggio il fabbisogno cumulato ha raggiunto i 66,4 miliardi di euro, lo scorso anno l’ammontare raggiunto era di 29,6 miliardi.
La situazione fotografata dalla Banca di Italia rappresenta la situazione a maggio, cioè un mese centrale nel periodo di quarantena a quindi di fermo, i cui effetti sulle finanze pubbliche si vedranno nei prossimi mesi.
Secondo le stime riportare dal Def, documento di economia e finanza, di fine aprile il rapporto debito/pil individuato ammontava a 134,8%, ma l’attuale stima governativa prevede che entro la fine dell’anno si raggiunga il 155,7%. Dato che potrebbe essere peggiore se ci sarà una seconda ondata di contagio del Covid-19.
Cosa aspetta il governo? Dietro ogni dato stimato ci sono famiglie, imprese, lavoratori che dipendono dalle strade che vengono intraprese. Ogni giorno e in ogni istante sono in ballo il presente e il futuro dell’Italia. Fino ad ora l’unica cosa che il governo di ‘Promettopoli’ ha dimostrato è quello di essere incapace e colpevole di fare tutto per non fare nulla.