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Covid, Bassetti ci riprova. Le assurde proposte: “Ecco cosa dobbiamo fare per salvarci”

Pubblicato il 28/12/2022 09:41
Matteo Bassetti

“A distanza di 3 anni siamo in una situazione in cui non avrei mai immaginato di trovarmi” esordisce Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova e uno dei principali “supervirologi” salito alla ribalta nazionale grazie alla pandemia di Covid. Forse nostalgico di quell’epoca, ha colto la palla al balzo delle notizie che arrivano dalla Cina per allarmare di nuovo l’Italia e spingere per il ritorno di alcune misure che richiamano i giorni più bui della nostra storia recente: “Una nuova variante potrebbe riportarci al punto di partenza”. Dalla Cina fanno sapere che si stanno registrando più di un milione di contagi e 5 mila morti da Covid al giorno. Ma il vero bilancio è attualmente sconosciuto perché i funzionari hanno smesso di rilasciare i dati relativi a contagi e decessi da Covid. Su alcuni media rimbalzano le notizie di “ospedali al collasso” e di un numero di decessi molto alto tra gli anziani. Insomma, sembrerebbe una vera nuova ondata di Covid, intrisa di mille varianti. E così, a Milano Malpensa, ad esempio, è già tornato lo screening per chi arriva dalla Repubblica Popolare. Ma non è tutto… (Continua a leggere dopo la foto)

“Se vogliamo evitare di riprendere un Sars-CoV-2 mutato – avverte Bassetti – dobbiamo intervenire subito: servono controlli su tutti i voli dalla Cina, restrizioni ai viaggi, tampone molecolare ai passeggeri nelle 24 ore precedenti la partenza o quarantena all’arrivo con test molecolare per uscirne, altrimenti chi arriva non deve circolare. Sarebbe una misura che dovrebbe prendere, non l’Italia da sola, ma tutta l’Europa. E non per un mese, ma per 6“. All’Ansa spiega ancora: “Con un bacino di un miliardo e mezzo di potenziali contagiati il virus farà molte mutazioni e a questo dobbiamo porre la giusta attenzione per non fare lo stesso errore di tra anni fa, quando sottovalutammo cosa stava accadendo dall’altra parte del mondo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Lo stesso allarme Bassetti lo ribadisce parlando con AdnKronos Salute: “La situazione Covid in Cina a me preoccupa moltissimo: sono un miliardo e mezzo di persone e, con un virus che contagerà probabilmente il 50% circa della popolazione, si pensi a quanti giri farà questo patogeno. Il rischio è di avere un fuoco di ritorno delle persone che viaggeranno e arriveranno qua e che magari potranno portare delle varianti più contagiose, anche se speriamo non più pericolose. Del resto, però, se una variante è resistente alle vaccinazioni è automaticamente più pericolosa e mi auguro che tutto questo non succeda”. (Continua a leggere dopo la foto)

Infine avverte Bassetti: “Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore”.

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