Con la legge di Bilancio 2023, il governo Meloni procede verso l’innalzamento del limite ai pagamenti con il Pos. Come abbiamo già riferito attraverso le pagine de ilparagone.it, il limite inizialmente avrebbe dovuto essere di 30 euro, ma successivamente ha subito un ulteriore aumento fino a 60 euro. A livello pratico cosa implica questa nuova misura? Tale manovra consente a tutti gli esercenti di non dover pagare (e quindi regalare) alle banche la quota prevista per ogni transazione quando la cifra è troppo piccola. Sotto i 60 euro, infatti, un esercente potrà essere libero di rifiutarsi di effettuare la transazione mediante pagamento con carte di credito o bancomat e quindi potrà richiedere al cliente di effettuare il pagamento mediante contanti. Insomma la scelta sarà in mano alla discrezionalità del singolo esercente. Pertanto non è più prevista l’obbligatorietà per commercianti di accettare il pagamento per qualsiasi cifra, ma solo se la cifra supera i 60 euro. (SONDAGGIO DOPO LA FOTO)
Un cambiamento questo che potrebbe rappresentare un limite per i consumatori. Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, infatti, la maggior parte delle transazioni fatte col Pos interessano proprio la fascia sotto i 60 euro, quella che il governo Meloni vuole escludere dalle multe. Sta di fatto che era assolutamente ingiusto chiedere agli esercenti di farsi carico del pagamento di commissioni alle banche così alte come quelle previste nel nostro Paese. E tu cosa ne pensi? Partecipa al nostro sondaggio e facci sapere al tua opinione: [yop_poll id=”17″]