Se continuiamo così… dove arriveremo? Banca d’Italia ha condotto un’indagine straordinaria tra la fine di aprile e l’inizio di maggio 2020 per rappresentare il panorama della condizione economica delle famiglie italiane.
“Limitate risorse economiche, reddito falcidiato e difficoltà a pagare il mutuo”, questo il quadro duro che ne emerge. Il lockdown ha colpito il reddito di metà della popolaizone.
“Più di un terzo degli individui dichiara di disporre di risorse finanziarie liquide sufficienti per meno di tre mesi a coprire le spese per consumi essenziali della famiglia in assenza di altre entrate”.
Oltre il 50% dei disoccupati e lavoratori dipendenti con contratto a termine si trovano a vivere in questa condizione. Poco meno di un quinto sono invece i lavoratori indipendenti che si trovano in questa condizione e che in aggiunta hanno subito una riduzione di oltre il 50% del reddito familiare nei primi due mesi dell’emergenza sanitaria. Inoltre, il 40% degli individui indebitati dichiara di avere difficoltà nel sostenere le rate del mutuo a causa della crisi.
L’emergenza sanitaria incide negativamente anche sulle aspettative di spesa, circa il 30% dichiara di non poter andare in vacanza. Tra marzo e maggio le richieste di sussidio sono aumentate del 40%. L’aumento del numero di persone non occupate è stato determinato principalmente – riferisce Banca d’Italia – a causa del mancato rinnovo di molti contratti a tempo determinato e dal congelamento delle assunzioni.
Secondo quanto riferito dalle indagini Ocse, con il periodo di lockdown in Italia sono stati spazzati via quattro anni di lenti miglioramenti sul piano occupaizonale. “A fine 2020 la disoccupazione arriverà al 12,4%”.
Dietro ogni numero, ogni percentuale e indice ci sono imprese, lavoratori, famiglie, persone che non ce la faranno o che già non ce la fanno più. Cosa altro serve per far capire ai nostri burattini politici che non c’è tempo da perdere e che mantenere ai fili del comando l’Unione germanica, è la rovina dell’Italia?