Sulla questione Autostrade il Movimento Cinque Stelle è più compatto che mai e torna alla carica sulla revoca delle concessioni. Beppe Grillo e Luigi Di Maio rilanciano il tema. E il presidente del Consiglio Giuseppe Conte concorda ricordando che il procedimento amministrativo è in arrivo: “Capisco. Siamo in dirittura d’arrivo e non faremo sconti”, assicura. E quel non fare sconti suona come una carica. Come scrive oggi Il Fatto Quotidiano, “per il fondatore del M5s venne assegnata a ‘condizioni di favore senza eguali’ e ora ‘è tempo di cambiare’. Il leader pentastellato, invece, annuncia che sulla revoca ‘non faremo un passo indietro’ e assicura che ‘tutto il Movimento 5 Stelle, da me a Beppe Grillo ad ogni singolo eletto e attivista, è determinato in questa battaglia’”.
Nel crollo del ponte Morandi “da un momento all’altro” sono morte 43 persone, ricorda rilanciando il post sulla storia di Autostrade apparso sul Blog delle Stelle: “Le loro famiglie ancora stanno piangendo. Chiedono giustizia. Noi gliela daremo. Costi quel che costi”. E il premier, interpellato sulle parole del garante e del ministro della Difesa, assicura: “Tutti quanti stiamo aspettando la fine di questo procedimento amministrativo. C’erano da fare tante valutazioni, sono emersi altri elementi di valutazione, un’attività istruttoria molto faticosa ma ormai siamo in dirittura d’arrivo e non faremo sconti. Tra poco gli italiani conosceranno l’esito di questo procedimento”.
Sembra ora in arrivo la consegna al ministero delle Infrastrutture dell’istruttoria sulla possibilità di togliere la concessione ad Autostrade per l’Italia. Paola De Micheli, titolare del Mit, ha definito il procedimento non una “questione politica” ma da gestire per “difendere al massimo l’interesse pubblico”.
Il tema è “legato a una vicenda drammatica”, ha spiegato la ministra con riferimento al crollo del ponte Morandi, e quindi va a suo avviso gestita con “intelligenza, con rispetto, e facendo una cosa fondamentale: trovare il modo per difendere al massimo l’interesse pubblico”. Per Autostrade, e per i Benetton, sta suonando la campana che segna la fine di un’epoca.
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