
La guerra in Ucraina è ormai prossima a una svolta necessaria. Lo hanno capito tutti, Zelensky in primis: è arrivato il momento di trattare coi russi. Dal canto suo, Putin è pronto a lanciare una nuova offensiva, che potrebbe essere quella definitiva, con l’obiettivo militare di riconquistare Kupyansk, occupata subito dalla prima ondata corazzata nel febbraio 2022 e poi liberata sette mesi dopo dalla riscossa ucraina. Una città strategica perché fa da cerniera tra il Donbass e la regione di Kharkiv. La lettura che dà Gianluca Di Feo su Repubblica a proposito dell’offensiva contro Kupyansk è che “serve anche per cercare di convincere gli ucraini a sedersi al tavolo delle trattative”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Un’ulteriore estensione della prima linea potrebbe creare grandi difficoltà ai generali di Kiev. Spiega ancora Di Feo: “La carenza di munizioni da parte dell’Ucraina è segnalata ovunque e il volume di fuoco dell’artiglieria è calato da ottomila a duemila colpi al giorno. Inoltre molte brigate hanno buchi paurosi nei ranghi. Il Cremlino invece da ottobre ha accumulato in quel settore quasi centomila uomini, con due unità che non partecipano alle operazioni dallo scorso marzo. Dopo avere cercato invano per tre mesi di sfondare le fortificazioni ucraine tra Kupyansk e Lyman, sono state ricostituite con i coscritti della mobilitazione”.
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