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“Voto anticipato a settembre”. Draghi cala l’asso e minaccia tutti. Cosa sta succedendo

Pubblicato il 05/07/2022 17:28

Indiscrezioni relative alle tensioni tra il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte ed il Premier Mario Draghi parlano di voto anticipato. L’incontro face to face tra Giuseppe Conte e Mario Draghi è stato spostato a mercoledì 6 luglio a causa della tragedia della Marmolada. Nel mentre, a Palazzo Chigi, si cerca di capire dove andare a parare per via del Movimento 5 stelle e delle sue minacce di uscire dal governo. Intimidazioni che stanno irritando non poco l’esecutivo, anche in vista della lunga lista di richieste che Conte presenterà a Mario Draghi, a partire dalla conferma senza stravolgimenti del reddito di cittadinanza.
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Tutto in alto mare

Un retroscena di Affaritaliani ci dice che, in queste ore tra Palazzo Chigi e via di Campo Marzio, gli addetti ai lavori per l’improbabile mediazione hanno fatto sapere che è “tutto in alto mare” e che i veti grillini rischiano di far saltare il banco. Draghi sarebbe convinto del fatto che i 5Stelle abbiano ormai deciso di lasciare il governo e la maggioranza, senza ipotesi di eventuali esterni.
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Voto anticipato già a settembre

Dunque, tirando le somme, se in conferenza stampa il Premier ha detto che il governo non va avanti senza M5s, va da sé che l’avventura dell’esecutivo potrebbe volgere al termine. In tal caso si andrebbe ad elezioni anticipate, come riferito da fonti qualificate che avrebbero indicato il voto a fine settembre per permettere al nuovo governo, nato dalle urne, di varare la Legge di Bilancio. Provvedimento che sarà fondamentale per rispondere alla crisi e ai tanti fronti aperti, dalla guerra in Ucraina al cruciale Pnrr.

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