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“Censura travestita da fact-checking”. Mazzucco asfalta Open: “Censurate le opinioni”(VIDEO)

Pubblicato il 06/03/2023 21:23

Lancia feroci strali il giornalista e documentarista Massimo Mazzucco contro la redazione di Open, il giornale online fondato da Enrico Mentana. Qui lavorano i paladini del pensiero unico e politicamente corretto, i sedicenti professionisti dell’informazione, pronti invero a censurare tutto ciò che non fa comodo agli interessi delle eminenze grigie: quelle che operano anzitutto attraverso il controllo dei media allineati. Open è, notoriamente, capofila di questa eletta schiera, ma andiamo con ordine. Dopo solo due giorni da quando è stato rilasciato su Facebook, il video prodotto dallo stesso Mazzucco, torinese con base a Los Angeles, “Ucraina 2023: un anno di bugie” (che reca il sottotitolo “Un anno di bugie sull’Ucraina da parte delle nostre presstitute del mainstream”), è prontamente incappato nella censura dei “fact-checkers indipendenti” di Open. Mazzucco, dunque, ha rilasciato un nuovo video, questa volta all’indirizzo del nuovo direttore della testata – da gennaio 2023 –, Franco Bechis. “Vi approfittate del potere che Facebook vi ha dato per censurare o far sparire notizie assolutamente vere che però non piacciono ai vostri padroni”: sono durissime le parole di Massimo Mazzucco. Dal 12 ottobre 2021, Open è diventato partner italiano di Facebook nella “lotta alla disinformazione”, entrando a far parte degli oltre 80 fact-checkers indipendenti di tutto il mondo che analizzano i contenuti sulle piattaforme social in più di sessanta lingue. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
>>> Cosa si nasconde dietro la censura di Facebook e lo scandalo di Open come fact-checker “indipendente”

Va altresì notato che, nelle altre piattaforme sui cui è apparso, compresa YouTube, il video non ha ricevuto alcuna censura. Il documentarista, dunque, stigmatizza nella sua videodenuncia “la censura che voi praticate sistematicamente su Facebook travestita da fact-checking”. Peraltro, almeno in teoria, ciascuno può avere le proprie opinioni e sulle opinioni “la censura non ha senso”. Il problema non riguarda essenzialmente Mazzucco, come afferma egli stesso nel video, ma anche le migliaia di persone che hanno apprezzato e condiviso il video incappato nella censura di Facebook. Alcuni di loro avranno certamente subito il “castigo” dei 30 giorni di blocco dell’account. (Continua a leggere dopo la foto)

video mazzucco censurato open

Un articolo di Open, ancora critico verso Massimo Mazzucco, pubblicato su Facebook, certifica lo scollamento dei censori dal sentimento popolare, perché è stato assolutamente controproducente, a giudicare dalla ridda di commenti che ha suscitato. “La verità non la decide Open”, scrive l’utente Daniele. Per Enza, invece, “la verità è come l’acqua, prima o poi viene sempre fuori”.

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